C'è tensione in casa windjet. Non tanto per l'annunciata fusione con alitalia, che pure ha le sue grosse incognite, e di cui si saprà di più entro la fine di giugno, quando l'operazione verrà portata a termine. La tensione che si respira in questi giorni è molto più definita ed immediata: riguarda, infatti, gli stipendi dei dipendenti. Stipendi che, come succede quasi sempre agli arei di questa compagnia, arrivano in ritardo. Troppo in ritardo. Tanto che non manca il dubbio che, ormai, si tratti di una consuetudine. O meglio: la snervante attesa dello stipendio da parte del personale windjet, a quanto pare, si manifesta da due anni a questa parte.
Windjet, stipendi come i voli: in ritardo
C’è tensione in casa Windjet. Non tanto per l’annunciata fusione con Alitalia, che pure ha le sue grosse incognite, e di cui si saprà di più entro la fine di giugno, quando l’operazione verrà portata a termine. La tensione che si respira in questi giorni è molto più definita ed immediata: riguarda, infatti, gli stipendi dei dipendenti. Stipendi che, come succede quasi sempre agli arei di questa compagnia, arrivano in ritardo. Troppo in ritardo. Tanto che non manca il dubbio che, ormai, si tratti di una consuetudine. O meglio: la snervante attesa dello stipendio da parte del personale WindJet, a quanto pare, si manifesta da due anni a questa parte.
In queste settimane, ad esempio, si parla di tantissimi casi di due o tre mensilità arretrate, mentre la tredicesima è rimasta un miraggio. Il problema riguarda una grossa fetta dei 400 dipendenti: dai tecnici agli assistenti di volo, dagli amministrativi ai piloti al commerciale, ecc… Tutta gente che vive di stipendio. E che si ritrova con le carte di credito bloccate e l’impossibilità, in alcuni casi, pure di fare la spesa perché WindJet non ottempera il dovere di pagare puntualmente le retribuzioni.
Perché succede questo? Windjet non è forse la compagnia area siciliana (ancora per poco) del miliardario, patròn del Catania Calcio, Nino Pulvirenti? Lo stesso che ha appena investito una cascata di milioni di euro nella sua squadra? Lo stesso che possiede alcuni degli alberghi di lusso a Taormina e la catena di supermercati Forté? Mah. Quello che è certo è che nella giurisprudenza lavoristica è accertato che un dipendente non pagato puntualmente è sottoposto a stress. Tanto che, questa fattispecie, spesso si prefigura come una sorta di mobbing.
Ora, la domanda, sarà magari un po’ paranoica, ma sorge spontanea: al di là delle questioni etiche, già gravi, è opportuno sottoporre a tale stress il personale di una compagnia area? Cosa ne pensa l’Enac? Tra l’altro, quei ‘furbacchioni’ di Alitalia hanno già messo in chiaro che, nel prendersi una parte della WindJet, imbarcheranno solo personale siciliano che non ha pendenze con la precedente proprietà. E come si fa a non avere pendenze se non si riceve da mesi lo stipendio dovuto? Chissà se Alitalia se lo sta chiedendo.