Due importanti riunioni, ieri a Roma, hanno fissato cifre e scadenze della chiusura della low cost etnea. Dei 500 lavoratori solo 335 verranno riassorbiti dalla newco tramite la cessione di ramo dazienda. Per tutti gli altri si prospetta la cassa integrazione o linterruzione del rapporto di lavoro dopo la scadenza del contratto. La Wind Jet spa chiuderà il 30 giugno. Il giorno dopo inizieranno le attività della newco srl. Ma su tutta l'operazione si attende ancora il parere dell'Antitrust
Wind Jet, pronta la cessione ad Alitalia Non verranno assorbiti 165 dipendenti
Arrivano i numeri ufficiali sulla ricaduta occupazionale che avrà la crisi della low cost etnea Wind Jet annunciata lo scorso aprile. Ieri mattina è stato sottoscritto nella sede del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali un verbale di accordo di cassa integrazione guadagni straordinaria richiesta per tutti i 440 dipendenti a tempo indeterminato. La vecchia Wind Jet Spa cesserà le attività il 30 giugno, mentre la newco la Wind Jet srl, costituita per realizzare lacquisizione da parte di Alitalia comincerà a operare dal primo luglio. Appena la cessione del ramo dazienda sarà conclusa, però, la cassa integrazione, per un massimo di 48 mesi, riguarderà solo i dipendenti esclusi dal passaggio diretto alla newco. E cioè i 113 lavoratori in seno al personale di terra che non verranno assorbiti.
Numeri che sono stati delineati nellaccordo per la cessione di ramo dazienda siglato invece nel pomeriggio tra la vecchia Wind Jet e la newco. A rappresentare questultima durante lincontro è stato Stefano Rantuccio, che passa da Wind Jet spa alla srl con il ruolo di amministratore unico. Insieme allavvocato Michele Scacciante, delegato del presidente Antonino Pulvirenti, e ai sindacati Filt Cgil e Uil Trasporti è stato stabilito il passaggio senza soluzione di continuità di tutto il personale navigante a tempo indeterminato, per un totale di 249 dipendenti tra comandanti, piloti e assistenti di volo, di cui otto a tempo determinato. Ai quali si aggiungono solo 86 sui 199 lavoratori del personale di terra a tempo indeterminato. «Che saranno individuati sulla base di esigenze tecniche, produttive e organizzative, e quindi tenendo conto delle anzianità di servizio, dei carichi familiari e della legge 104», si legge nellaccordo. Le restanti 113 unità continueranno ad essere dipendenti della Wind Jet Spa, così come i 52 a tempo determinato. I primi entreranno in cigs, mentre per i secondi il rapporto cesserà alla scadenza dei singoli contratti.
Rispetto a quanto prospettato nella lettera del 13 giugno, con cui lazienda etnea comunicava ai sindacati lapertura della procedura di trasferimento del ramo di azienda, lunica novità positiva è che nei primi mesi di attività della newco è prevista lassunzione di circa 40 dipendenti a tempo determinato e che la scelta dovrà essere fatta prioritariamente tra i dipendenti che non sono passati alla nuova società.
Ma non mancano le condizioni dettate ai lavoratori. La vecchia Wind Jet ha fatto presente che, «al fine di ottemperare ad una condizione sospensiva dellaccordo preliminare alla cessione di ramo dazienda», entro il primo luglio i dipendenti dovranno sottoscrivere un verbale di conciliazione nel quale rinunceranno ad ogni ulteriore pretesa nei confronti delle due società protagoniste della cessione. Un passaggio dellaccordo ambiguo. Resta infatti da chiarire se la rinuncia non riguarderà le competenze maturate e non corrisposte i dipendenti sono ancora in attesa delle ultime due mensilità ma solo eventuali futuri contenziosi. Sarebbe quindi una clausola sospensiva dell’accordo di acquisizione voluta dal gruppo Cai, per evitare di trovarsi erede di cause intraprese contro la compagnia dai dipendenti.
Sullacquisizione intanto si aspetta il verdetto dellAntitrust, lunico atto che potrà veramente mettere al sicuro i posti di lavoro per i 335 dipendenti ceduti alla newco. Alitalia al momento resta fuori dai tavoli delle trattative. «Siamo ancora in attesa di capire se riusciremo ad acquistarla», ha detto riguardo alla Wind Jet lamministratore delegato Andrea Ragnetti in occasione di una convention con i propri dipendenti. Che si è svolta mentre si siglavano gli accordi sulle sorti dei lavoratori della low cost etnea e durante la quale Ragnetti ha dichiarato che il 2012 per la compagnia di bandiera sarà peggiore dell’anno precedente.