«Ci siamo presi qualche giorno di tempo rispetto alla proposta del ministro di attingere alla Prodi bis, la legge che prevede il commissariamento dell’azienda perché credo che abbiamo delle alternative, però non abbiamo molto tempo a disposizione». È quanto ha affermato ai giornalisti il presidente della Wind Jet, Antonino Pulvirenti, a margine della presentazione del main sponsor e del co-sponsor del Calcio Catania. L’alternativa, ha detto è «riprendere l’attività attraverso anche una nuova società». Una decisione che l’imprenditore etneo dice che prenderà entro mercoledì della prossima settimana. Prima, quindi, del nuovo incontro previsto con al ministero dello Sviluppo Economico per il 24 agosto.
«Quella della Wind Jet – ha aggiunto Pulvirenti – è una vicenda delicata e importantissima, e ci sono delle precise responsabilità. Fra qualche periodo si saprà esattamente cose è successo, chi ha le responsabilità e chi deve pagare per quello che è successo. Non mi va di fare il gradasso come ha fatto qualcun altro prima di entrare a parlare al tavolo ministeriale. Facciamo parlare le carte», ha detto illudendo all’amministratore delegato di Alitalia Andrea Ragnetti, che ha dato la colpa dell’eventuale fallimento della compagnia aerea catanese alla cattiva gestione.
«La cosa più importante in questo momento è salvaguardare il più possibile i posti di lavoro e soprattutto non creare disagi ai passeggeri», ha continuato Pulvirenti. Che ha specificato: «Io faccio l’imprenditore, non il filantropo, però credo che l’azienda sia importante per il territorio. Speriamo di riuscire a trovare una soluzione che permetta all’azienda di continuare a lavorare». Nell’attesa, i suoi dipendenti sono stati messi in cassa integrazione e i passeggeri cercano di rimediare ai danni. In migliaia hanno aderito alla class action al Tar promossa dal Codacons che ha invitato a mandare raccomandate alle agenzie di viaggio e alle banche per bloccare il riversamento dei soldi dei voli acquistati alla Wind Jet.
Per i sindacati la soluzione per la Wind Jet è il commissariamento. «Utile per farla ripartire quanto prima – ha detto il segretario nazionale della Uil Trasporti Marco Veneziani, intervenuto a Radio anch’io – anche se siamo disposti a prendere in esame altre soluzioni». Contrario alle alternative si è mostrato invece il segretario nazionale della Filt Cgil Mauro Rossi, per cui è «sconcertante che Wind Jet rifiuti il commissariamento e affermi di farcela da sola».
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