Si è svolto ieri il primo incontro tra i sindacati e lazienda etnea previsto dalla procedura di mobilità aperta da Wind Jet lo scorso 24 aprile per i suoi 504 dipendenti. La compagnia aerea ha fatto sapere che l'acquisizione da parte di Alitalia avverrà tramite la costituzione di una newco, dove confluirà tutto il personale di volo tramite una cessione di ramo di azienda. E ha ribadito la necessità dei tagli a quello di terra che conta 215 impiegati. Intanto entro dopodomani l'Antitrust attende eventuali osservazioni contro l'acquisizione per procedere all'istruttoria
Wind Jet-Alitalia, acquisizione tramite newco Annunciati tagli al personale di terra
Prende ufficialmente il via la procedura di mobilità annunciata dalla compagnia aerea di proprietà del patron del Calcio Catania Antonino Pulvirenti lo scorso 24 aprile, ancora in attesa di sapere come si concluderà laccordo di acquisizione firmato con Alitalia il 13 aprile. Ieri si è svolto il primo incontro tra i sindacati Uil Trasporti e Filt Cgil e la Wind Jet come previsto dalla procedura di mobilità. Le motivazioni del provvedimento che riguarda tutti i suoi 504 dipendenti e che hanno portato alla dichiarazione di crisi aziendale erano state spiegate nella lettera di apertura di mobilità a firma del direttore generale Stefano Rantuccio pubblicata da CTzen. Ora lazienda ha comunicato ai sindacati che lacquisizione avverrà tramite la costituzione di una newco da parte della società etnea che verrà poi ceduta alla compagnia di bandiera e dove confluiranno una parte dei lavoratori tramite una cessione di ramo dazienda, secondo quanto previsto dallarticolo 2112 del codice di procedura civile.
Nella newco, che avrà sede legale a Roma Fiumicino, negli stessi immobili di Alitalia, confluirà tutto il personale di volo. «Gli esuberi riguardano il personale di terra», racconta il segretario provinciale della Filt Cgil Carmelo De Caudo. La low cost etnea ha infatti ribadito la necessità di tagli per i dipendenti di terra – sono in tutto 215, 15 dei quali con contratto a tempo determinato – di cui non è stata ancora resa nota la portata. «Lo sapremo alla prossima riunione», assicura De Caudo.
Sulla questione cè ununica certezza. «Se laccordo con Alitalia dovesse saltare, la Wind Jet sarà costretta a fallire», dice il sindacalista. Tutto resta quindi nelle mani dellEnac e dellAutorità garante della concorrenza e del mercato. La cessione, infatti, avverrà solo quando loperazione riceverà lapprovazione da parte dei due enti. Lautorità per lantitrust ha pubblicato un avviso il 3 maggio per la richiesta di osservazioni da parte di terzi e fissato il termine dellinvio delle stesse al 10 maggio. Entro 30 giorni dallavviso si pronuncerà sulla decisione di avviare o meno eventuali istruttorie. In caso affermativo, dopo 45 giorni dall’avvio dell’istruttoria, decreterà se e in quale misura autorizzare la concentrazione.
Durante lincontro, intanto, la Filt Cgil ha chiesto che nella newco transitino tutti i dipendenti e che vengano tutelati i lavoratori che hanno il contratto a tempo determinato in scadenza. In merito a queste richieste resta in attesa di risposte dallazienda di Pulvirenti, che non fa sapere altro. Anzi. Dall’ufficio stampa comunicano che, paradossalmente, neanche loro sono informati sui fatti.
I dipendenti dal canto loro non vogliono parlare se non tramite il sindacato della Cgil. «Sono persone che non sono mai state sindacalizzate e fra loro cè qualche remora ad esporsi», afferma il segretario provinciale della Filt. Difficile sapere quanti di loro siano daccordo con le affermazioni dellanonima impiegata intervistata dalla Sicilia nelledizione del 28 aprile scorso, secondo cui lazienda «sta cercando in qualche modo di salvaguardare i posti di lavoro» quando «tutti erano già preparati al peggio». Lunica cosa che si sono sentiti di dire è che la mensa alla Wind Jet neanche esiste.
[Foto di marcoPapale.com]