Vuoti a vincere

La conoscenza teorica diventa attività pratica, al Medialab della facoltà di Lingue: e l’attività pratica dà i suoi frutti, non solo come mezzo di preparazione ma anche a livello di gratificazione. La gratificazione, per gli studenti e per Sonia Giardina, coordinatrice del laboratorio che insegna a realizzare cortometraggi, arriva dal concorso “Corti di natura” bandito da Arpa Puglia (agenzia regionale per la protezione ambientale). Tra 25 lavori analizzati, al terzo posto si è piazzato “Vuoti a perdere”, il corto prodotto dalla facoltà di Lingue di Catania con la regia della stessa Giardina.

«Quest’anno – spiega la regista – il medialab ha preso il nome di “Ambiente in corto”. Ho deciso di “imporre”un tema per vedere quali potessero essere le problematiche più sentite dagli studenti”. I risultati sono stati apprezzati dalla  giuria del concorso, bandito per promuovere i temi della sostenibilità ambientale attraverso l’espressione artistica di film-maker professionisti e dilettanti, che hanno dovuto raccontare storie significative e rappresentative delle tematica in questione.

Ecco la motivazione del premio per i nostri eroi: “Su tutto si elevano la buona interpretazione e la scelta del commento musicale, finalmente non banale. Bello il modo di raccontare una storia sottesa alla quotidianità di ciascuno di noi. Bello il modo di rendere il valore che diamo ad una società così propensa al consumo da non curarsi di poter finire sommersa dai rifiuti. Grande la chiarezza con cui si sviluppa la trama, attraverso un ritmo incalzante che incuriosisce lo spettatore fino ai titoli di coda”.

L’idea del progetto è di Jessica Risuglia che, tra l’altro, è l’interprete del corto. Lei ha pensato alla storia (proponendola già sul modulo d’iscrizione al corso) e poi insieme agli altri studenti (15, non solo di Lingue) ha scritto la sceneggiatura sotto l’occhio vigile di Sonia Giardina. Dopo un breve prologo la storia racconta di una ragazza che esce di casa per buttare la spazzatura ma non trova cassonetti liberi. Non sentendosi di abbandonare il sacco continua in questa ricerca, vaga di strada in strada, ma la situazione è senza rimedio. E quando giunge all’esasperazione – tra l’altro questo sacco sembra diventare sempre più pesante – si ritrova davanti al mare, si ferma un attimo – “diciamo ha un momento quasi catartico” – e guardando la distesa infinita, abbandona accanto a sé il sacco dell’immondizia. Quando, assorta nei suoi pensieri, sente qualcosa muoversi e vede improvvisamente che il sacco si anima e da esso esce lei stessa. Le due si guardano e il corto si conclude. Come a significare che noi senza rendercene conto distruggiamo sì l’ambiente ma soprattutto noi stessi: esseri facenti parte dello stesso sistema.

“Con la giusta interpretazione della ragazza – ci spiega Sonia Giardina – unita al tipo di riprese (realizzate usando anche la camera a mano) e con un montaggio più serrato, si arriva ad un ritmo sempre più incalzante con piani più brevi; abbiamo tracciato un découpage – si disegnano le scene come fossero vignette – immaginando già questo crescendo emotivo dall’indifferenza a una maggiore consapevolezza. Tutto questo accompagnato da una colonna sonora appunto che alterna l’apertura alla quiete per ritornare all’agitazione. Colonna appositamente composta da un ragazzo al decimo anno di conservatorio, Federico Castronuovo”. Il corto è stato girato nel mese di maggio, quando a Canalicchio ci sono stati 4 giorni di sciopero della nettezza urbana”. Un po’ documentario e un po’ fiction, insomma.

Per il corto catanese c’è anche un premio di mille euro. Al primo posto è arrivato “Murgia-fenomeno carsico” (presentato anche al Volcano FilmFest) di Cosimo Terlizzi; al secondo “Achwa” di Nicolò Accettura. Per la sezione junior sono stati assegnati premi ad alcune scuole. La giuria era composta dal regista Edoardo Winspeare (autore dei film “Pizzicata” e “Sangue vivo”), da Mario Fiorentino dell’associazione “Bari film e video”, dal giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno Giuseppe Armenise, da Francesco Lopez (OZ Film Produzioni) e da Marco De Nicolò (Arpa Puglia).

Stefania Oliveri

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