Nella giornata di ieri, militari del Nucleo Carabinieri CITES di Catania hanno effettuato un controllo sulla vendita e legale detenzione di parti di animali protetti dalla Convenzione CITES di Washington presso un negozio di articoli di gioielleria sito nell’isola di Vulcano. Qui venivano trovati, esposti per la vendita, collane, ciondoli ed altri monili con denti […]
Vulcano, sequestrati in gioielleria conchiglie e coralli
Nella giornata di ieri, militari del Nucleo Carabinieri CITES di Catania hanno effettuato un controllo sulla vendita e legale detenzione di parti di animali protetti dalla Convenzione CITES di Washington presso un negozio di articoli di gioielleria sito nell’isola di Vulcano. Qui venivano trovati, esposti per la vendita, collane, ciondoli ed altri monili con denti di squalo bianco, con artigli di grandi felini, conchiglie, coralli e rostri di pesce sega. Tutte specie protette ricomprese negli allegati al Reg. CE 338/97 che disciplina l’applicazione nell’Unione Europea della normativa CITES. La CITES, (Convention on International Trade in Endangered Species of wild fauna and flora) Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione, firmata a Washington il 3 marzo1973, infatti trova applicazione sia per gli animali vivi, sia per quelli morti e parti di essi.
Il suo scopo è assicurare che le specie selvatiche di fauna e flora minacciate di estinzione non siano soggette ad uno sfruttamento insostenibile a causa del loro commercio. Gli accertamenti effettuati hanno consentito di appurare che la quasi totalità delle specie protette non erano scortate da alcun documento che ne attestasse la legale detenzione né tantomeno che ne consentisse la vendita.
Sono stati così sequestrati quattro rostri di pesce sega, un cranio di coccodrillo, cinque ciondoli e bracciali con artiglio di presunta tigre, tre denti di squalo bianco, 16 conchiglie di Nautilus, due conchiglie tridacne giganti di circa 120 e 40 chili, quattro pezzi di corallo blu, 15 pezzi di corallo madreporari, 142 artigli di grande felino, un carapace di Tartaruga marina. Il soggetto è stato deferito alla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto.
(Fonte: Comando provinciale dei carabinieri di Messina)