La vittima viveva insieme ad altri due clochard, un connazionale e un altro di origine marocchina, all'interno dell'ex centro commerciale, nel quartiere Borgo-Sanzio, in condizioni di estremo degrado. Secondo il racconto del senzatetto polacco, gli altri due avrebbero avuto frequenti litigi. L'ultimo proprio stamattina. Diversa la versione del presunto aggressore. Il cadavere verrà sottoposto ad autopsia. In aggiornamento
Vulcania, morto un senzatetto polacco Forse un omicidio maturato nel degrado
Un uomo di origini polacche, un senzatetto dall’età di circa 55 anni, è stato trovato morto questa mattina nel quartiere Borgo-Sanzio all’interno dell’ex centro commerciale Vulcania. Viveva con uno dei due gruppi di clochard che risiedono abitualmente nella zona insieme a due senzatetto, un connazionale e uno di origine marocchina, ritrovati entrambi in stato di ebrezza e in precarie condizioni di salute. Il cadavere è stato rimosso solo dopo le 10 e da una prima analisi il medico legale ipotizza che si possa trattare di un omicidio per soffocamento: un orecchio nero, schiuma alla gola. Sul corpo, su cui verrà effettuata l’autopsia, anche i segni di un’aggressione: un taglio al sopracciglio, un occhio tumefatto, tagli alle mani e numerose echimosi.
«Non so molto – spiega il titolare di un bar dei dintorni – Probabilmente era straniero, lo sono quelli che frequentano la zona. Li vediamo soprattutto in tarda serata, molto ubriachi». Un racconto confermato dal clochard polacco, secondo il quale la vittima litigava spesso con il terzo senzatetto. Sempre secondo le prime testimonianze, i due avrebbero avuto un pesante diverbio sia domenica, quando la vittima sarebbe stata presa a bastonate dal clochard marocchino, sia stamattina. I tre vivevano in condizioni di estremo degrado: avevano alcuni materassi e cucinavano lì. Il presunto aggressore si è difeso dando un’altra versione dei fatti, sostenendo che la vittima si sarebbe sentita male dopo aver bevuto un bicchiere di vino. Ma questa versione non convince gli uomini del commissariato di polizia Borgo-Ognina che hanno fermato l’uomo per interrogarlo.
È amaro il commento di Gabriella Virgillito, responsabile della redazione di strada di Scarp de Tenis e TeleStrada e addetto stampa della Caritas catanese. «Comunque siano andate le cose, è una morte della strada – afferma – due storie di emigrazione, vittima e presunto omicida, finite male».