Dopo la chiusura di Air One e la soppressione dei collegamenti tra la Sicilia e le città settentrionali da parte della compagnia di bandiera, nei prossimi mesi si tornerà a una situazione di quasi monopolio. A spartirsi le rotte dirette tra il capoluogo etneo e Bologna, Torino, Verona e Venezia restano solo Ryanair e Volotea. Un solo orario, un unico prezzo. Così se il 26 settembre un biglietto per il centro emiliano costa 67 euro, la settimana dopo la spesa raddoppia
Volare da Catania al Nord dopo il 1 ottobre Come cambiano prezzi e orari senza Alitalia
Bologna, Torino, Venezia, Verona. I collegamenti tra Catania e il Nord Italia sembrano essere improvvisamente tornati al periodo precedente alla liberalizzazione del traffico aereo. Dal 1 ottobre, a causa della chiusura di Air One e della soppressione della maggior parte delle rotte dirette effettuate da Alitalia dalla Sicilia al resto del Paese, per raggiungere le quattro città settentrionali i passeggeri hanno a disposizione uno, o al massimo, due voli al giorno.
Al momento la concorrenza è praticamente azzerata: sulle tratte Catania-Bologna e Catania-Torino è rimasta solo Ryanair. Chi vuole recarsi in aereo a Verona può invece scegliere tra Volotea e Alitalia (che conserva un solo volo al giorno per la città di Romeo e Giulietta), su Venezia a spartirsi i passeggeri sono rimaste Volotea e Ryanair. Prendere o lasciare: un solo orario, un solo prezzo. Che, tuttavia, al momento rimane contenuto. L’alternativa? Scegliere l’ex compagnia di bandiera e fare scalo a Roma, perdendo dalle tre alle nove ore di tempo per raggiungere la meta fissata.
E’ questo il desolante quadro che emerge, provando a prenotare un volo per le quattro città del Nord attraverso il portale Edreams. Primo tentativo: venerdì 26 settembre, uno degli ultimi giorni in cui è possibile usufruire dei voli operati da Air One e Alitalia. In quella data per Torino e Bologna è possibile scegliere tra cinque collegamenti al giorno, per Venezia addirittura sette, per Verona sono tre. Una settimana dopo, venerdì 3 ottobre, il panorama di opzioni diventa asfittico: un solo collegamento per Torino e Bologna, due per Verona e Venezia.
Considerando i prezzi, le tratte coperte da una sola compagnia registrano un notevole incremento: se il 26 settembre i prezzi minimi per acquistare un biglietto sono 86 euro per Torino e 67 euro per Bologna, una settimana dopo si passa rispettivamente a 135 e 136 euro. Raggiungere il capoluogo emiliano, quindi, costa circa il doppio. Tuttavia, provando a prenotare il volo per il primo venerdì di novembre, la spesa si abbassa in entrambi i casi a 46 euro. Bisognerà attendere per capire se Ryanair, sulle due rotte in cui è praticamente diventata monopolista, continuerà a mantenere i prezzi contenuti o approfitterà della contingenza per aumentarli. Va meglio per i collegamenti con le due città venete: un biglietto per Venezia costa 62 euro il 3 ottobre, 28 euro il 7 novembre. Per raggiungere Verona servono invece rispettivamente 52 e 72 euro.
Restano i disagi per chi sarà costretto ad adattarsi agli orari imposti dalle compagnie. In attesa che le previsioni dell’economista Andrea Giuricin si avverino e che in breve tempo nuove low cost occuperanno gli slot lasciati liberi da Alitalia, concentrata sul mercato intercontinentale dopo il matrimonio con gli arabi di Etihad.