Vittorio Emanuele, calci e pugni a poliziotto e vigilante In arresto il pregiudicato 45enne Alessandro Candela

Alessandro Candela, classe 1972, pregiudicato

Calci e pugni a un poliziotto in servizio al pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele, oltre che a una guardia giurata intervenuta per calmare gli animi. L’ennesima aggressione all’interno di una struttura sanitaria si è verificata ieri pomeriggio, e l’autore – arrestato poco dopo – si chiama Alessandro Candela, 45 anni, pregiudicato e già sottoposto alla misura dell’avviso orale. L’uomo, che si era recato nella struttura di via Plebiscito per accompagnare la madre insieme ad altri parenti, si era innervosito a causa di un’attesa considerata troppo lunga. Nei locali del triage, si era rivolto ad alta voce ai medici, comportamento che aveva convinto l’agente di turno ad affrontarlo. Candela però lo avrebbe colpito più volte. E avrebbe colpito, inoltre, anche una guardia giurata. Poi si sarebbe allontanato a bordo di uno scooter. 

Frattanto, però, la sala operativa della Questura aveva segnalato l’accaduto alle pattuglie delle Volanti, della Squadra mobile e del commissariato centrale. Così il 45enne è stato rintracciato facilmente e indotto a presentarsi negli uffici della Mobile, dove è stata arrestato per violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale

L’ininterrotta sequela di violenze all’interno di ospedali e strutture sanitarie richiama ancora una volta l’allarme dei sindacati che rappresentano i lavoratori del comparto. «Purtroppo – lamenta il segretario provinciale di Fsi-Usae Calogero Coniglio – l’attenzione delle istituzioni è alta soltanto a seguito dei singoli casi, come fu per l’aggressione del medico del Vittorio Emanuele nel Capodanno 2017 o per il pestaggio del vigile urbano Luigi Licari qualche mese fa». Coniglio ha richiesto un incontro al neo assessore regionale alla Sanità  Ruggero Razza. Ora è in attesa di essere convocato. «Ho preparato un dossier – spiega a MeridioNews – che voglio sottoporre all’assessore. Spero che, nel corso dei prossimi cinque anni, Razza assuma decisioni concrete». 


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