L'episodio è avvenuto sei mesi fa. La polizia oggi ha ricostruito la dinamica dei fatti grazie anche alla collaborazione di alcuni testimoni. All'origine ci sarebbe stata la cessione dello stupefacente a un giovane che, per pagarla, avrebbe rubato da casa una collanina in oro. Da lì sarebbe scattato il regolamento di conti
Vittoria, pusher sequestrato e pestato da pregiudicati Colpevole di avere venduto droga a un loro familiare
Avrebbe commesso l’errore di vendere la droga a chi non doveva e per questo è stato pestato e sequestrato. È questa la ricostruzione fatta dagli agenti della polizia di Vittoria su un episodio accaduto sei mesi fa, quando un 20enne fu picchiato da alcune persone che, giunte a bordo di un’automobile, lo fecero salire nell’abitacolo per poi allontanarsi e, in un secondo momento, riportarlo e abbandonarlo lì dove lo avevano prelevato.
Responsabili dell’aggressione sarebbero due persone del posto, pregiudicati per reati legati alla droga. A contribuire alle indagini è stata una donna del posto, che ha raccontato di avere assistito alla scena. Altri testimoni hanno riferito di una frase pronunciata dagli aggressori – «tu l’ha canusciri i pirsuni» – e di un riferimento a una collanina d’oro. Nonostante la reticenza della vittima a raccontare come fossero andati i fatti, ciò ha consentito agli investigatori di inquadrare la violenza nel contesto dello spaccio di sostanze stupefacenti. Nello specifico, il pusher avrebbe venduto droga a un giovane che per pagarla aveva rubato un oggetto in oro appartenente ai familiari, i quali, accortisi della sottrazione, sarebbero andati a farla pagare al responsabile.
I due, che adesso dovranno rispondere dei reati di sequestro di persona e lesioni personali, sono stati arrestati su decisione del gip di Ragusa, che ha accolto la richiesta della sostituta procuratrice Monica Monego.