Prima dell’alba, a Costa Esperia, vicino la strada provinciale che da Scoglitti porta a Gela, un uomo di 38 anni, Nico Radicanu, è stato aggredito – forse da tre uomini – e ucciso, colpito con violenza alla testa con un corpo contundente (un bastone o una spranga) che non sarebbe ancora stato ritrovato. Il cadavere è stato rinvenuto sul ciglio della strada, a pochi metri da una pozza di sangue.
A mettersi in contatto con le forze dell’ordine è stata la compagna, presente al momento dell’omicidio e che – ma questo elemento non è ancora stato confermato – potrebbe aver subito una violenza sessuale. Il bracciante agricolo assassinato e la donna, entrambi di nazionalità romena, abitavano vicino al luogo dell’aggressione. I due erano di ritorno da un locale nella zona, un capannone adibito a sala da ballo, prevalentemente frequentato da migranti. Alla fine della serata, sarebbero stati seguiti, accerchiati e aggrediti.
La donna al momento si trova negli uffici del commissariato di polizia di Vittoria, assistita dall’equipe socio-sanitaria, ed è stata interrogata. Il racconto dei fatti da lei fornito è fondamentale per le indagini che sono tutt’ora in corso. Il corpo della vittima è invece sotto esame del medico legale.
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