Da una parte testimonianze di attivisti e avvocati, dall’altra un picchetto della Cgil. Obiettivo uguale ma organizzazione diversa, anche se nello stesso posto e alla stessa ora. Il teatro della doppia manifestazione contro la violenza maschile sulle donne è piazza Stesicoro dove, dalle 17, sui due versanti opposti di via Etnea l’obiettivo sarà sensibilizzare la cittadinanza su un tema che affolla le pagine dei giornali. A poco più di due settimane di distanza dalla brutale aggressione di cui è rimasta vittima una dottoressa 51enne della guardia medica di Trecastagni: sequestrata e violentata per ore all’interno della struttura dal 26enne A. C., che in tribunale ha ammesso i fatti sostenendo di non essere stato in sé, quella notte.

In realtà, l’idea della mobilitazione nasce sette giorni prima dei fatti del Comune etneo. «Ho lanciato la proposta il 12 settembre», spiega l’avvocato Goffredo D’Antona, promotore dell’iniziativa assieme agli attivisti Giolì Vindigni e Saro Romeo e ai legali Dario Pruiti e Biagio Tinghino, ai quali si è aggiunta una nutrita schiera di associazioni che hanno deciso di aderire all’iniziativa. «Proprio in quei giorni ho fatto la richiesta per piazza Stesicoro – continua D’Antona – L’idea è di raccontare il problema e spiegare, anche con le testimonianze di avvocati che si occupano del tema, perché è importante parlare di violenza maschile sulle donne». Qualche tempo dopo, arriva l’appello nazionale della Cgil e, di conseguenza, la scelta del sindacato catanese di indire una manifestazione: stesso giorno, stesso posto, stessa ora.

«Noi abbiamo posto il veto sugli interventi politici – aggiunge l’avvocato – Ho chiesto più volte alla Cgil di accodarsi a noi, ma hanno deciso di rimanere sull’altro lato della piazza». Così loro staranno ai piedi della statua di Vincenzo Bellini, mentre il presidio dei sindacati si svolgerà dalla parte dell’anfiteatro. «Vogliamo dare una risposta immediata a quanto sta accadendo nel nostro Paese, agli stupri e femminicidi diventati quotidiani e all’intollerabile discussione politica e sui media non all’altezza della gravità dei fatti – si legge nella nota diffusa dalla Cgil Catania – Ci siamo e continueremo a esserci per riaffermare che la violenza contro le donne è una sconfitta per tutti».