Villafrati, negativi i primi tamponi di chi lavora ancora «Usciremo più forti e vittoriosi da questa esperienza»

«Sono arrivati i risultati dei tamponi fatti il 25 marzo», così nell’ultima diretta di ieri sera il sindaco di Villafrati Franco Agnello, rivolgendosi ai concittadini. «18 risultati su 19 tamponi sono tutti negativi, attendiamo l’esito del 19esimo che non è ancora arrivato. Un dato confortante, anche perché erano stati eseguiti su categorie particolari: tabaccai, fornai, medici condotti, farmacisti, tutte categorie che continuano a relazionarsi con altre persone. Questo conferma due dati – spiega il primo cittadino -, che essendo negativi non hanno diffuso alcun virus e che sembrerebbe non ci sia un’esplosione diffusa, le uniche situazioni positive riguardano l’Rsa». I risultati dei tamponi effettuati dopo il 25 marzo non sono ancora arrivati, così come l’esito di altri datati anche prima del 25 e per i quali si resta quindi in attesa.

Sembra finalmente arrivato, insomma, il tempo delle buone notizie. «Con la delibera di giunta 124 del 29 marzo la Regione ha assegnato a Villafrati 66mila euro, questa somma si potrà spendere per acquisti di beni di prima necessità – spiega ancora il sindaco – e i beneficiari potranno essere quelli che non percepiscono alcun contributo né ammortizzatore sociale da parte dello Stato, quindi da questa ipotesi sembra esclusa anche quella parte di cittadinanza che percepisce reddito di cittadinanza, cassa integrazione e altro. Mentre il bonus di cui abbiamo beneficiato dopo l’ordinanza della Protezione civile n. 658 del 29 marzo che ci assegna 31.469,94 euro potrebbe essere una somma immediatamante fruibile». L’amministrazione avrebbe già individuato delle fasce di reddito e dei nuclei famigliari con vari componenti come base per ripartire la somma.

«200 euro a nuclei con una sola persona, 400 per nuclei da due, 600 per nuclei da tre persone, 800 euro per nuclei da quattro e 1000 per quelli da cinque – dice il sindaco Agnello -. Tutti potranno accedere alle somme, ma se un nucleo composto da una persona percepisce, ad esempio, un reddito di cittadinanza magari pari a cento euro, questa persona avrà diritto alla rimanente parte necessaria al raggiungimento della somma erogata nella stessa fascia. Questi sono soldi che dovranno essere spesi per l’acquisto di beni alimentari di beni di prima necessità e per i farmaci». Dopo le necessarie informazioni di servizio, il pensiero corre proprio ai tanti concittadini in ascolto. 

«Quello che ci rende orgogliosi è che si sia messa in moto la macchina della solidarietà in maniera autonoma, i nostri concittadini si sono mossi prima ancora delle istituzioni, persone che non sono ricche ma che si sono messe a disposizione e hanno fatto la spesa a chi non poteva farla, chi ha fornito prodotti a chi non lavora da mesi. Villafrati – dice commosso – ne uscirà rinforzata da questa esperienza, vittoriosa. Ho visto una comunità unita, al di là di tutte le differenze politiche e ideologiche, ne sono orgoglioso». 


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