Dopo oltre due settimane di ricovero nel reparto di Chirurgia d’urgenza, ha deciso di scrivere una lettera aperta all’assessore alla Salute Gucciardi, elencando le mancanze emerse durante la sua degenza. Il nosocomio intanto nega segnalazioni e lamentele, ma promette di impegnarsi per tutte le verifiche necessarie
Villa Sofia, paziente denuncia le condizioni della struttura L’Ospedale: «Nominata commissione per tutte le carenze»
«Per una complicanza grave di salute sono stato ricoverato ben 19 giorni nel reparto di Chirurgia d’urgenza dell’ospedale Villa Sofia di Palermo e ho potuto constatare con i miei occhi le condizioni in cui versa la struttura». Inizia così la lettera aperta scritta da Ugo Gravante indirizzata a Baldassare Gucciardi, assessore regionale alla Salute. Il suo è uno sfogo composto e ordinato, attraverso il quale elenca le mancanze emerse durante la sua prolungata degenza. «Ho trovato un reparto spesso e volentieri carente di essenziali presidi ospedalieri – spiega – E questo a volte comporta addirittura un blocco anche del lavoro delle sale operatorie». Si va dalla mancanza del sacco per la raccolta delle urine, a causa della quale infermieri e inservienti sono costretti a ingegnarsi alla meno peggio per gli esami di routine, all’assenza delle aste carrellate, fondamentali per consentire ai degenti con flebo di scendere dal letto e deambulare. Le poche presenti nella struttura, infatti, a detta del paziente risultano «completamente inutilizzabili».
Ma la lista incriminante continua: «I letti dove vengono ricoverati i degenti sono assolutamente non idonei, hanno materassi scomodissimi e manovelle distrutte che non consentono una consigliata postura – dice Gravante – Mancano anche gli attaccapanni e i supporti per le tovaglie nei bagni, sia maschili che femminili, delle sale destinate ai ricoveri». Assenti persino alcuni farmaci per le cure dei pazienti: «Spesso e volentieri ho dovuto assistere a episodi in cui gli infermieri riferivano alle persone ricoverate che il farmaco necessario non era disponibile», racconta ancora. «E queste sono solo alcune delle cose che mi sono venute in mente a distanza di poche ore dalle mie dimissioni – spiega – Una situazione assurda in cui versa un reparto di primaria importanza, nel quale malgrado tutto lo staff medico e infermieristico, gli inservienti e gli addetti alle pulizie continuano il loro lavoro giornaliero con altissima professionalità e competenza, garantendo comunque un servizio di qualità all’utente».
L’assessore Gucciardi, tuttavia, non ha ancora risposto all’ex paziente, che a breve dovrà subire un altro ricovero. Respinge le lamentele, invece, la struttura ospedaliera: «Non ci sono giunte segnalazioni di questo tipo», fanno sapere infatti. Si impegnano, però, a mobilitarsi ugualmente per le dovute verifiche, annunciando che «è già stata nominata una commissione che, insieme al servizio provveditorato, affronterà tutte le carenze e il fabbisogno necessario». Gravante, quindi, resta in attesa. Lui, in quanto anche componente del Cca dell’ospedale (cioè il Comitato consultivo aziendale), presterà attenzione all’evoluzione della situazione: «Vigilerò costantemente sulla risoluzione della problematica – assicura infatti – di concerto con la direzione generale dell’ospedale».