Il neo-allenatore del Palermo, terzo argentino più titolato di tutti i tempi, ha scritto pagine molto importanti nella storia del Boca Juniors con cui ha vinto da giocatore 16 titoli. Mercato: dopo Balogh acquistato il difensore Cionek. Maresca reintegrato in gruppo
Viaggio alla scoperta di Schelotto Un’icona argentina alla guida dei rosa
Alla scoperta di Guillermo Barros Schelotto. Chi è il nuovo allenatore del Palermo? La guida della squadra è stata affidata ad una delle icone del calcio argentino, un tecnico emergente (nato a La Plata il 4 maggio 1973) che, prima di appendere le scarpette al chiodo, ha lasciato il segno nel rettangolo di gioco. Il suo curriculum è impreziosito da un dato statistico: Schelotto è il terzo argentino più titolato di tutti i tempi e figura nel podio completato da Cambiasso e Di Stefano. Sono 17 i trofei che illuminano la sua bacheca, 16 dei quali ottenuti con il Boca Juniors con cui ha conquistato 6 campionati, 4 Cope Libertadores, due Coppe Intercontinentali, due Coppe Sudamericane e due Recope Sudamericane.
Schelotto, primo allenatore straniero dei rosa nell’era Zamparini, ha iniziato la sua parabola calcistica al Gimnasia La Plata (45 gol in 181 presenze dal 1991 al 1997) e al tramonto della carriera, caratterizzata anche dall’esperienza dal 2007 al 2010 al Columbus Crew culminata con il riconoscimento come miglior giocatore della Major League Soccer, è tornato al punto di partenza. Con tre gol in 17 presenze nel 2011 al Gimnasia arriva al capolinea il percorso dell’argentino che dal 2012 al 2015 guida il Lanus conquistando nel 2013 la Copa Sudamericana (che nel nostro continente corrisponde all’Europa League) e centrando dei piazzamenti importanti in campionato: quarto posto nel torneo Inicial 2012, secondo posto nel torneo Inicial 2013 e terzo nel Final 2013 e Primera Division 2014. Soprannominato «El Mellizo» (Il gemello) in virtù della presenza del fratello Gustavo con il quale ha condiviso la guida tecnica del Lanus, il neo-allenatore del Palermo ha realizzato in carriera 112 gol in 410 presenze nel campionato argentino e vanta anche dieci presenze con la maglia della Nazionale.
Il successore di Ballardini è un tecnico carico di entusiasmo e particolarmente motivato, al punto da rinunciare ad alcune offerte interessanti (Boca, Racing e Nazionale paraguaiana) pur di bruciare le tappe e sposare con sei mesi di anticipo la causa rosanero. E come ha rivelato Zamparini, il tecnico sudamericano avrebbe già dato il benestare ai movimenti in entrata della società in sede di mercato. Dopo Arteaga e Cristante, il club di viale del Fante ha acquistato anche il diciannovenne attaccante ungherese Balogh (definito «il nuovo Cavani» dal presidente) e il difensore classe 1986 Thiago Cionek, brasiliano naturalizzato polacco proveniente dal Modena. Sul fronte tecnico, intanto, un’importante novità segna la linea di confine tra la gestione Ballardini e il nuovo corso: Maresca, escluso dal progetto dopo la gara di Tim Cup contro l’Alessandria dello scorso 2 dicembre, è stato reintegrato su input di Zamparini e da oggi tornerà a disposizione dello staff.