Il racconto del disagio di chi abita nella strada del centro storico, costretto a vedere lo spettacolo di chi si inietta la droga nelle vene anche in pieno giorno. Oltre alla preoccupazione per i più piccoli, inoltre, c'è il timore di essere visti nell'atto di osservare: «Non sai mai come potrebbero reagire»
Via Montevergini meta dei tossicodipendenti «Siringhe usate lasciate per terra: uno schifo»
«Onestamente è uno schifo», questo l’incipit del racconto di un residente di via Montevergini che racconta i suoi personali calvari, quando, varcata la soglia del proprio portone, si trova davanti a persone che si iniettano l’eroina nelle vene. La zona, da quanto si evince dalle parole del residente e dalle foto, sarebbe frequentata abitualmente dai tossicodipendenti. Dopo avere assunto la dose, a volte, lasciano le siringhe sul basolato, in particolare nelle vicinanze dell’incrocio con via del Celso o con la piazza dietro alla Cattedrale, le loro siringhe usate.
L’ultimo episodio al quale ha assistito il residente risale a sabato mattina, «anche se succede a tutte le ore del giorno e della notte» spiega. «Ho visto un ragazzo che non si trovava da queste parti per la prima volta. Si è messo dietro alle macchine posteggiate davanti a una chiesa. In quell’angolo sono coperti e nascosti, per questo lo scelgono. Fortunatamente la chiesa raramente viene frequentata, che io ricordi, uno degli ingressi è addirittura murato».
Una situazione, quella vissuta dai residenti, che genera disagio: «La vista delle siringhe per terra o quella stessa della gente che si inietta la droga non è certo uno spettacolo edificante, diventa fonte di malessere – dice ancora il residente – Potrebbero poi passare dei bambini. Un adulto, magari, al netto della distrazione, sta più attento a dove mette i piedi ed è difficile che possa pestare una siringa. Per i più piccoli è diverso». Ma i problemi, secondo il residente, potrebbero non limitarsi a questo tipo di circostanze. «Non sai mai come potranno reagire queste persone – spiega – quando si accorgono che li hai visti, anche questo può rappresentare un rischio».
Seppure i consumatori siano in calo, l’eroina resta sempre una delle droghe più pericolose in circolazione a Palermo. La terza secondo le stime della Prefettura, che ha diffuso i dati sui segnalati per detenzione nel 2016. La droga più in voga resta la cannabis, seguita dalla cocaina. E al terzo posto di questa classifica si piazzano i consumatori di eroina: i segnalati nel corso dello scorso anno sono stati 30 solo l’1,13 per cento del totale.