Automobili che invadono la strada patrimonio dell'Unesco, insieme a fotografi, amici e parenti di una ragazza che festeggia la maggiore età. La via è una ztl e per l'occasione non è stata rilasciata alcuna autorizzazione da parte delle autorità competenti. «Bisogna prendersi cura dei beni», dice l'attivista Viola Sorbello
Via Crociferi, limousine e 40 auto per 18esimo «Tolleranza zero per chi uccide un monumento»
Una limousine e circa 40 automobili che invadono via Crociferi. Accanto alle vetture una ragazza festeggia il diciottesimo compleanno insieme ad amici, parenti e fotografi. L’episodio si verifica ieri sera intorno alle ore 20 sulla strada patrimonio dell’Unesco, nonché area interdetta al traffico veicolare. La scena – ripresa anche dalla pagina Facebook Mobilità sostenibile Catania – non rientra in una puntata del format Il boss dei prediciottesimi, la serie ambientata in città che a breve verrà trasmessa su una rete Mediaset. «Le auto invadevano via Crociferi su entrambi i tratti tagliati da via Antonino Sangiuliano», spiega il consigliere della I municipalità Davide Ruffino. Che aggiunge: «Purtroppo non è una novità vedere quella parte della città piena di automobili perché, ogni sera, l’area è preda di posteggiatori abusivi che la trasformano in un parcheggio».
Via Crociferi, però, è una zona a traffico limitato e lo è diventata in seguito a un forte dibattito interno alla cittadinanza. Con istanze diverse provenienti da parte di commercianti, residenti e avventori dei locali. Una misura a tutela della strada di particolare pregio artistico e architettonico, sulla quale non è consentito ai titolari di pub, ristoranti e trattorie nemmeno di porre dehors esterni. «Non abbiamo autorizzato nessun evento», spiega il dirigente della polizia municipale nonché direttore del reparto Traffico urbano Pietro Belfiore. «Aumenteremo la vigilanza sulla zona. Ogni tanto autorizziamo l’accesso alle automobili per qualche matrimonio ma non è questo il caso», continua il dirigente. A confermare che si sia trattato di un’occupazione abusiva della strada è anche l’assessore alla Viabilità Rosario D’Agata.
Un elemento che fino a qualche tempo fa scoraggiava episodi di questo tipo era la presenza dei paletti dissuasori. Che, però, da circa sei mesi non sono più presenti all’ingresso di via Crociferi. «Sono stati rimossi sei mesi fa per consentire agli operai della manutenzione comunale di completare i lavori al collettore fognario». L’opera pubblica in questione è stata conclusa la settimana scorsa ma i dissuasori non sono stati ancora ripristinati «per via delle festività legate a Sant’Agata, perché da lì passerà il fercolo», precisa il consigliere di quartiere Davide Ruffino. Il problema di via Crociferi però non è isolato ma sistematico. A intervenire sulla vicenda è l’ambientalista e attivista della Mobilità sostenibile etnea Viola Sorbello.
«Chiedo alle istituzioni cittadine e alle autorità di prendersi cura di via Crociferi. Ogni sabato, in particolare, diventa un parcheggio abusivo a cielo aperto», spiega. «È necessaria una vera e propria opera di salvaguardia del patrimonio artistico che la strada del centro storico etneo rappresenta perché – continua – non si tratta soltanto di un problema estetico ma anche economico: se la si abbandona a se stessa non avrà più valore, nemmeno per i turisti». Per l’ambientalista catanese la soluzione potrebbe anche essere semplice e immediata come una transenna. «Tolleranza zero per non perpetrare il delitto di un monumento di Catania», conclude Viola Sorbello, lanciando un appello.