A Torre del Grifo il centrale si presenta in sala stampa prima dell'allenamento del pomeriggio, parlando del momento della squadra e della trasferta di domenica prossima - ore 16:30 - in Calabria: «Leggere bene la partita e fare nostri gli episodi». Sul periodo in panchina? «Conta dare il massimo»
Verso Rende-Catania, parola a Luca Tedeschi «Una gara difficile. Bisognerà avere pazienza»
Sedici presenze in campionato, più tre in Coppa Italia con una rete segnata nella goleada agostana all’Akragas: questo il bilancio provvisorio di Luca Tedeschi, esperto difensore centrale classe 1987 arrivato quest’estate alle falde dell’Etna, per arricchire un pacchetto arretrato rossazzurro orfano di Gil e Bergamelli. Una prima parte di stagione che ha visto Tedeschi quasi sempre negli undici inizialmente schierati da mister Lucarelli: il passaggio dalla difesa a 3 a quella a 4, però, lo ha relegato in panchina nelle ultime apparizioni, con la coppia titolare Bogdan-Aya avanti nelle gerarchie. «Le scelte dell’allenatore vanno accettate – ammette – vista la rosa ampia e completa che abbiamo. Bisogna sempre e comunque dare il massimo e avere il desiderio di rimettersi in pista: il campionato è lungo e non c’è alcuna esclusione definitiva. Qui lottiamo per obiettivi che non sono personali: vogliamo gioire a fine anno e non importa se si giocano 29 o 19 partite: ciò che conta è dare il massimo, mettere in difficoltà l’allenatore e, quando si è chiamati in causa, dimostrare di essere all’altezza».
Il passaggio dal 3-5-2 al 4-3-3, oltre a togliere spazio Tedeschi nella formazione titolare, ha inevitabilmente cambiato la propensione della squadra, adesso più portata ad offendere e con qualche fragilità in più nel reparto difensivo. «A inizio campionato abbiamo fatto molte partite accorte, mostrando grande compattezza. Il cambio di modulo – continua – può aver in parte modificato gli equilibri e le dinamiche delle partite stesse: adesso creiamo e proponiamo qualcosina in più, concedendo inevitabilmente spazio agli avversari. C’è da dire – va avanti Tedeschi – che non sarebbe comunque facile riuscire nuovamente a mantenere la porta inviolata per sei partite (dalla 3° alla 9° giornata il Catania non ha subito gol, ndr)».
Il prossimo avversario dei rossazzurri si chiama Rende: i calabresi, da neopromossi, stanno facendo un campionato sopra le aspettative con un sorprendente sesto posto a quota 25 punti, in piena zona playoff. «Non sarà facile – ribadisce – avendo già giocato in quel campo. Dalla loro parte hanno l’entusiasmo e la consapevolezza di avere ottenuto risultati inaspettati. Bisogna avere pazienza e adattarsi alla partita, non sorprendendosi se sarà una gara “sporca”, dove magari ogni palla anche insignificante potrebbe essere quella decisiva. Incideranno molto le palle inattive – aggiunge il difensore – sarà una gara diversa da quella giocata col Matera, squadra che invece è più propositiva. Il Rende cercherà prima di non prenderle, cercando di colpirci sui singoli episodi. Dovremo essere bravi a leggere bene le singole situazioni che ci capiteranno nel corso della partita».
Il momento è piuttosto delicato, visti i seri infortuni di Lodi e Russotto e i malanni che mettono a rischio la presenza di Bogdan e Di Grazia, senza considerare gli acciaccati Biagianti e Caccetta. «Durante la stagione – riprende Tedeschi – esistono periodi come questo, in cui tra infermeria e squalifiche ci si trova in emergenza. Il Catania però ha una rosa ampia e valida in quelle che voi chiamate seconde linee: non sarà facile, ma è comunque una chance importante per chi ha trovato meno spazio. La prossima sarà una partita dove il carattere dovrà venire fuori. La determinazione – continua – sarà necessaria per cercare di vincere: dovremo dimostrare il nostro vero valore, anche perché sappiamo di non poterci permettere tanti passi falsi». Uno sguardo, infine, al girone di ritorno che inizierà tra una settimana. «Guai a smarrire concentrazione e determinazione, non dovremo sentirci appagati o forti per dono ricevuto. Inizierà un campionato a parte, dove le squadre che han fatto più fatica si rinforzeranno. Noi non dovremo perdere coraggio – conclude Tedeschi – orgoglio e voglia di migliorarci, guardando sempre avanti».