Valle dei Templi, Armao «a disposizione» di Sinatra Pressioni su Regione per sbloccare il finanziamento

«Domani torniamo all’assalto, va bene?». Il fortino da conquistare per l’attuale vicepresidente della Regione, Gaetano Armao, sarebbe stato l’assessorato alle Attività produttive e, nello specifico, le resistenze di quel funzionario che si era messo di traverso nella pratica per l’erogazione del contributo che la Tas srl aveva ottenuto dalla Cassa regionale per il credito alle imprese artigiane (Crias). La società è quella di Vincenzo Sinatra, l’imprenditore arrestato con l’accusa di abuso d’ufficio e falso nell’inchiesta che ha puntato l’attenzione sulla cessione da parte della Regione di aree demaniali nella Valle dei Templi. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Sinatra in una certa fase avrebbe rischiato non solo di perdere la seconda tranche del finanziamento, ma anche di dover restituire la parte già ricevuta, a causa di «gravi irregolarità nella documentazione» esaminata dal titolare dell’istruttoria Gianluca Guida. Per evitare tutto ciò, quindi, avrebbe messo in moto la propria rete di conoscenze, di cui farebbe parte anche l’attuale assessore regionale, come riportato anche dai quotidiani La Sicilia e Repubblica

Le parole di Armao (che non è indagato, ndr) sono finite nell’ordinanza siglata dal gip Francesco Provenzano, con il giudice che definisce l’avvocato palermitano una delle tante persone che si mettono «a disposizione» degli interessi di Sinatra. Tra le occasioni in cui sarebbe emersa la disponibilità del leader dei Siciliani indignati  «ho solo esercitato la funzione di avvocato», ribatte a MeridioNews Armao  – c’è una telefonata del marzo 2017. Sono le settimane in cui Armao inizia a rendere pubblica la volontà di candidarsi a governatore, intento che soltanto mesi dopo metterà da parte grazie al ticket con Nello Musumeci. Alle dichiarazioni pubbliche e apertamente critiche nei confronti del governo Crocetta, Armao avrebbe associato relazioni informali con le persone che lavoravano a stretto contatto con l’allora assessora alle Attività produttive Mariella Lo Bello. Come Maria Grazia Brandara, attuale commissaria straordinaria del Comune di Licata e all’epoca capo di gabinetto di Lo Bello. «Poi ho chiamato la Brandara, non mi ha risposto, le ho mandato un messaggio – racconta Armao a Sinatra -. Mi ha detto: “Scusa non ho potuto provvedere, sono stata tutto il giorno in presidenza, ti chiamo domani”». Un tentativo a vuoto che però non avrebbe abbattuto l’avvocato palermitano, che rassicura l’imprenditore agrigentino di volerci riprovare già dall’indomani.

«È vero – conferma Brandara a MeridioNewssia Armao, come avvocato di Sinatra, che Gallo (deputato e genero di Sinatra, ndr) mi hanno più volte contattata per chiedere informazioni sulla vicenda. Ma non ho mai esercitato pressioni su nessuno, gli ho sempre risposto di parlare con gli uffici». Il gip sottolinea come l’assessora Lo Bello, pressata da Armao, si lamenti del fatto che il funzionario Guida, colui che aveva revocato il finanziamento a Sinatra, fosse «uno che non ascoltava nessuno» e che per questo lo avrebbe diffidato. «Da parte mia – precisa Brandara – specifico di avere chiesto soltanto delle informazioni generiche agli uffici sullo stato della pratica, ricordo che si parlava di una fattura da 800 euro non rendicontata o non compatibile coi finanziamenti. Se si tratta di questo, dissi, non si può inficiare tutto il finanziamento. Un’opinione che nulla ha a che fare con pressioni, o comportamenti al di là della legge».

Armao, che dagli inquirenti viene definito anche come «tutor» degli interessi di Sinatra, avrebbe trovato una sponda favorevole nel dirigente generale Alessandro Ferrara, che in più di un’occasione avrebbe mostrato disponibilità nel venire incontro alle istanze dell’imprenditore. Ferrara, infatti, prima rigetta la proposta di revoca del finanziamento fatta da Guida e poi gli intima di nominare il collaudatore dell’opera, passaggio fondamentale per la liquidazione del contributo. Le pressioni su Guida sarebbero arrivate da più parti: lo stesso Armao, a maggio 2017, specifica di avere parlato direttamente con l’assessora Lo Bello, affinché sollecitasse il funzionario. E il nome di Armao viene tirato fuori anche da Ferrara, che nel corso di una conversazione con lo stesso Guida – avvenuta a novembre scorso, ovvero dopo le elezioni regionali – gli ricorda ciò che sarebbe accaduto di lì a poco. «Devo dirti una cosa che saprai bene: tra poco si insedia un assessore attaccato a ‘sta vicenda (che il gip identifica in Armao, ndr), lo sai no?». Riferimento che Guida, sul momento, sembra non cogliere. Ma che per gli inquirenti non esitano a definire «un nemmeno tanto celato avvertimento».

«Non consento a nessuno di definire tutoraggio la mia attività di avvocato – replica Armao al telefono -. È incredibile che le conversazioni tra un legale e il proprio assistito siano intercettate ed è gravissimo che il giudice abbia deciso di pubblicarle. Presenterò un esposto al Csm». L’attuale assessore all’Economia difende il proprio operato in qualità di legale di Sinatra. «Non ho fatto pressioni su alcuno, tantomeno avrei potuto farne, essendo lontano dal governo Crocetta – continua Armao -. La telefonata alla Brandara? Era il capo della segreteria dell’assessora, un avvocato non può chiamare in assessorato? Mica mi sono portato qualcuno a cena». Poi l’assicurazione di non avere mai difeso gli interessi di Sinatra dal momento in cui è stato nominato assessore. «Da settembre non mi sono mai più occupato di questa vicenda. E nel periodo in cui l’ho fatto legittimamente – conclude Armao – ho semplicemente chiesto che la Regione adottasse un provvedimento, positivo o negativo che fosse, per una procedura che era andata al di là di ogni ragionevole durata temporale»

Alla luce di quanto emerso il Movimento 5 stelle, nel pomeriggio, ha chiesto ad Armao di chiarire con urgenza il suo ruolo. «Di certo – attacca Giancarlo Cancelleri – non può gestire la fusione di Crias, Ircac e Irfis, visto che si sarebbe interessato per sbloccare un finanziamento di quattro milioni della Crias a favore di una persona finita agli arresti. Per questo – conclude il pentastellato – chiediamo fin d’ora lo stralcio del cosiddetto Super-Irfis dalla Finanziaria».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Il vicepresidente è citato nell'ordinanza che ha portato ai domiciliari il titolare dell'Hotel della Valle. Il leader dei Siciliani indignati - definito tutor degli interessi dell'imprenditore - avrebbe contattato l'ex assessora Mariella Lo Bello, per spingerla a sollecitare il funzionario che aveva bloccato la pratica. La replica di Armao

Il vicepresidente è citato nell'ordinanza che ha portato ai domiciliari il titolare dell'Hotel della Valle. Il leader dei Siciliani indignati - definito tutor degli interessi dell'imprenditore - avrebbe contattato l'ex assessora Mariella Lo Bello, per spingerla a sollecitare il funzionario che aveva bloccato la pratica. La replica di Armao

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]