La scalata regionale alla classifica nazionale dell'uso dei vaccini ha come effetto collaterale tempi di attesa oltre l'ora per medici e infermieri che, nello stesso momento, sarebbero in servizio. «Una partecipazione che mi ha commosso», sorvola il direttore Giuffrida
Vaccino Covid, al Cannizzaro file e assembramenti L’accelerazione, in attesa del nuovo centro vaccinale
Un colpo di frusta. È quanto avrebbe chiesto l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza agli ospedali e alle Asp siciliane per invertire il trend di vaccinazione che sabato sera vedeva la Sicilia tra gli ultimi posti della classifica regionale, con appena il 5,3 per cento delle dosi ricevute inoculate a partire dal 31 dicembre. Un avanti tutta che però starebbe provocando da più parti lunghe file di sanitari che, in qualunque altro contesto, non si farebbe fatica a chiamare assembramenti. Come al Cannizzaro, dove ieri sono state vaccinate più di 150 persone e oggi il tempo medio di attesa si aggira intorno a un’ora, nel parcheggio di lato al padiglione di Malattie infettive, adibito a puto vaccinale in attesa dell’inaugurazione del nuovo centro.
«Non ci aspettavamo tutta questa partecipazione, mi ha commosso», dice il direttore generale Salvatore Giuffrida. Che sulle polemiche per le code ribatte: «Erano tutti all’aperto e d’altronde sono sanitari, conoscono le regole. I tempi di attesa? Massimo 35 minuti». Oltre un’ora, invece, sfiorando le due nei momenti di maggiore affluenza, secondo chi è in fila. «Come posso stare qui tutto questo tempo? Faccio saltare l’assistenza ai pazienti?», domanda un medico. «Non sarebbe stato meglio scaglionarci in maniera razionale?», fa eco un collega.