Vaccarizzo, Comitato denuncia impianto discarica «Odori nauseabondi, aumento patologie polmonari»

«Loro sperimentano, noi siamo le cavie ma ci trattano comunque peggio di quelle da laboratorio perché non studiano gli effetti che subiamo». È pronto a lottare il presidente del Comitato per la tutela di Vaccarizzo Salvatore Perricone. Dall’altra parte c’è l’impianto di biostabilizzazione della ditta Sicula trasporti, realizzato a qualche centinaio di metri della discarica dove vengono smaltiti i rifiuti solidi urbani, speciali assimilabili e non pericolosi di molti Comuni dell’hinterland etneo.

A differenza del reparto di conferimento della spazzatura che è lì da molto tempo, l’impianto che trasforma l’organico in materiale inerte esiste da quattro anni. Un periodo «che coinciderebbe con l’insorgere nella popolazione della zona di allergie, disturbi respiratori e malattie polmonari», attacca Perricone. Che spiega: «La struttura sfrutta l’omonimo processo anaerobico di biostabilizzazione per eliminare la carica batterica dei rifiuti organici». «Secondo alcuni studi, per raggiungere l’obiettivo bisogna lavorare il materiale per 40-45 giorni, la Regione ha autorizzato la ditta a sperimentare il modo di farlo in meno di 15 giorni», prosegue. 

«Ciò si traduce in risultati disastrosi che i circa duemila residenti della zona pagano sulla propria pelle e con la propria salute», sottolinea Perricone. Tra i disagi più frequenti ci sarebbero gli odori nauseabondi, il rumore dei macchinari misto a quello dei camion e l’ingolfamento del traffico. E se sugli ultimi nodi «potremmo pure soprassedere, con la salute non si scherza», dichiara Perricone. «Secondo alcune normative europee, questi tipi di impianti dovrebbero essere installati almeno a sette chilometri di distanza dai centri abitati, qua ce l’abbiamo a due o trecento metri e – continua – senza che nessuno si preoccupi dei bambini, degli anziani e anche di tutte le altre fasce d’età». «Va da sé che non stiamo parlando di quattro case sparute che, anche il quel caso, dovrebbero avere la loro importanza». 

La denuncia del Comitato «è stata formulata in una lettera aperta al presidente della Regione Rosario Crocetta al quale chiediamo – racconta – di mandare uno dei suoi funzionari per rendersi conto di quella puzza schifosa». Nel frattempo, l’anno scorso, i componenti del gruppo hanno denunciato il caso pure alla procura di Catania e all’amministrazione comunale. «Chiediamo di spostare l’impianto di biostabilizzazione, dà più fastidio quello della discarica». Una volta «si andava dal medico poche volte l’anno, oggi c’è un via vai di persone di tutte le età», conclude Perricone. 


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