V. Francavilla-Catania 0-0, ecco chi sale e chi scende Furlan muro invalicabile: Barisic-Di Piazza imprecisi

Il Catania torna dalla trasferta di Francavilla con un pareggio utile a smuovere la classifica e a dare ulteriori certezze alla squadra a livello di fase difensiva e tenuta mentale. C’è ancora molto da fare, invece, in avanti. Un campanello d’allarme, però, deve sempre scattare quando il migliore della gara è il portiere: senza Jacopo Furlan, infatti, il risultato del Giovanni Paolo II avrebbe potuto essere ben diverso. E’ lui l’indiscutibile man of the match della prima gara del 2020. 

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Jacopo Furlan: La palma di migliore in campo spetta indiscutibilmente al numero 1 rossazzurro. Il portiere ha un ruolo fondamentale nel preservare il risultato. Nel primo tempo effettua una gran parata sulla punizione scagliata dal mancino di Zenuni, parando poi a terra una infida conclusione di Vazquez. Nel secondo tempo, invece, l’estremo difensore si supera prima sul destro angolato di Perez, poi sventando di piede un tiro del solito Vazquez. Preciso anche nelle uscite: una sicurezza per la retroguardia etnea. 

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Giovanni Di Molfetta: La sua prestazione non merita il 7 pieno in pagella perché anche lui, assieme a tutto il pacchetto offensivo, scompare gradualmente nel corso della seconda parte di gara. Nel primo tempo, però, il prodotto del vivaio del Milan è fondamentale nel cucire le fila del gioco tra centrocampo e attacco, chiamando Poluzzi a un grandissimo intervento sotto misura. Le sue accelerazioni creano sempre scompiglio e anche i suoi suggerimenti meriterebbero più fortuna. A fine gara viene sostituito, stremato, dal rientrante Manneh.

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Luca Calapai: Classica partita di grande corsa e sostanza per il numero 26 in maglia rossazzurra. Il terzino destro è bravo a rintuzzare le folate di Mastropietro, aiutando i centrali a contenere Perez e, al tempo stesso, producendosi in interessanti sovrapposizioni offensive. L’intesa con Barisic (più per colpa dello sloveno) non è eccellente: la qualità della manovra sulla catena di destra finisce inevitabilmente per risentirne. La sua prova però è senza dubbio sopra la sufficienza, sia per qualità che per quantità. Una certezza.

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Maks Barisic: Gira a vuoto l’esterno d’attacco sloveno, rilanciato dal primo minuto in occasione di questa prima gara dell’anno. Sembra iniziare bene, ma sulla sua valutazione pesa come un macigno l’errore a inizio gara: su intelligente sponda di Di Piazza, infatti, il numero 17 si trova la porta spalancata ma finisce per concludere con un destro violento e impreciso. Anche il suo eccessivo utilizzo dell’esterno (sia in fase di conclusione che di suggerimento) è alquanto snervante: in Serie C bisogna imparare a riporre il fioretto nella custodia. Serve più praticità.

Flop

Matteo Di Piazza: L’equivoco sul suo posizionamento prosegue. Lucarelli, anche per mancanza di alternative (Curiale in partenza?) lo utilizza al centro dell’attacco, ma l’attaccante di Partinico darebbe con tutta probabilità il meglio di sé accanto a un centravanti, schierato sulla sinistra. Giocare spesso spalle alla porta, con almeno un difensore pronto a saltargli addosso, non fa per lui. Il risultato è una prova anonima, senza mordente e con tante, troppe palle perse sulla trequarti avversaria. 

Flop

Kevin Biondi: Stavolta l’enfant prodige del calcio catanese non stupisce, iniziando l’anno in maniera piuttosto anonima. Tanti appoggi sbagliati e molta confusione nella metà campo avversaria: il numero 21 non riesce mai ad incidere, perdendo l’occasione di andare al tiro e provando a pescare i compagni d’attacco con tempi di gioco errati. L’ammonizione rimediata a metà secondo tempo è il preludio alla sua uscita. Poco lucido, da rivedere. 


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