Un sistema di strozzinaggio messo in piedi da quattro persone, ora arrestate all'interno dell'operazione Black tie, comandate da una donna. Tutti interni alla storica famiglia mafiosa dei Cappello. Che prestava denaro in cambio di elevati interessi a persone in stato di bisogno
Usura, in manette madre boss Cappello-Bonaccorsi «Vorticoso giro di prestiti a cui seguivano minacce»
Proprio in queste ore la polizia sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di quattro persone ritenute responsabili di usura e tentata estorsione, con le aggravanti di avere commesso i fatti avvalendosi della forza di intimidazione e della condizione di assoggettamento e di omertà derivanti dall’appartenenza all’associazione mafiosa Cappello-Bonaccorsi. E di avere inoltre agito in danno di soggetti che versavano in stato di bisogno.
Le indagini hanno fatto emergere un importante giro di prestiti a usura, gestito dalla madre di un boss dell’organizzazione criminale, alla quale le vittime si rivolgevano per ottenere somme di denaro. Subendo poi pesanti minacce in caso di ritardo nella restituzione degli interessi.