Università, Tar sospende elezioni dei rappresentanti Irregolarità nelle liste: tensione alta davanti ai seggi

Non si terranno le elezioni previste per oggi e domani per alcuni Consigli delle Scuole di Medicina e Chirurgia e Scienze di Base. Lo ha deciso il Tar Sicilia al quale si è rivolta l’associazione studentesca Udu. Il tribunale amministrativo è stato interpellato in merito alla legittimità dell’ammissione delle liste presentate nelle due Scuole. Tra le discussioni molto accese davanti alle urne elettorali e i problemi causati dal sistema informatico che gestisce il tutto, le elezioni sono state oggetto di un vero e proprio contenzioso giudiziario. 

«Ho provato a porre la questione al Rettore, – dichiara Angelo Nuzzo, coordinatore di Udu- che però non ha fatto nulla. A questo punto, sentito l’avvocato abbiamo richiesto l’intervento del tribunale». Il Tar è stato infatti interrogato tramite un ricorso rispetto alla scelte prese dalla Commissione elettorale che ha esaminato la documentazione presentata dalle liste e dai candidati. «Vista la scelta della commissione di ammettere comunque le liste, ci è sembrato doveroso interpellare un giudizio ulteriore rispetto alla vicenda» riporta il comunicato ufficiale pubblicato sul sito dell’Udu.

Da quanto riportato dall’associazione Udu, due delle liste per i Consigli delle Scuole non avrebbero rispettato il regolamento. In particolare, l’associazione Vivere Ateneo per la Scuola di Scienze di base e applicate e Onda Universitaria per quella di Medicina e Chirurgia, avrebbero trasgredito, l’una le norme riguardo la candidatura di genere, non rispettando la proporzione minima di 1/3 richiesta per entrambi i sessi, mentre l’altra candidando più di due studenti di uno stesso corso di laurea appartenente alla Scuola. Presentate ufficialmente le liste, il cui termine ultimo era le 12.00 del 2 marzo, le organizzazioni universitarie si sarebbero accorte troppo tardi della non ammissibilità delle stesse. Avrebbero quindi aggirato il regolamento chiedendo di ritirare alcune delle candidature che contravvenivano con il bando ufficiale. Nonostante il dietrofront fosse avvenuto pochi minuti prima della Commissione Elettorale dell’Ateneo, che deve esprimersi sull’ammissibilità, e dopo il termine di scadenza, il comitato ufficiale ha accettato le liste.  Il voto è stato rimandato a dopo il 7 aprile, giorno in cui il Consiglio Decisionale dovrebbe emanare la sentenza.

Non nasconde il suo disappunto Giuseppe Bonanno di Onda Universitaria: «Dietro tutto questo c’è un mondo. Il ricorso è stato gestito da gente che è fuori dall’università da tempo ma continua a spendere le proprie energie qui per i propri interessi». Poi offre la sua versione di come sono andati i fatti: «Noi abbiamo presentato le liste, ma c’erano stati degli errori nella compilazione e come sempre successo la commissione apre dei termini dopo la consegna per integrare e correggere. Abbiamo riparato agli errori prima che la commissione si riunisse e le liste sono state accettate. Abbiamo subito un ricorso prima alla commissione, che lo ha respinto. Loro si sono appellati al Tar e il tribunale seduta stante ha immediatamente dato parere positivo».


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