L’Ars ci prova, di certo non si può affermare il contrario: la quinta commissione, Formazione e Lavoro, guidata da Fabrizio Ferrara ha approvato il disegno di legge-voto per l’abolizione del numero chiuso per l’accesso alla facoltà di Medicina. Una tappa nel suo piccolo storica per l’Assemblea, che presto si troverà a dover votare il disegno […]
Università, approvata in commissione la legge-voto per abolire il numero chiuso a Medicina
L’Ars ci prova, di certo non si può affermare il contrario: la quinta commissione, Formazione e Lavoro, guidata da Fabrizio Ferrara ha approvato il disegno di legge-voto per l’abolizione del numero chiuso per l’accesso alla facoltà di Medicina. Una tappa nel suo piccolo storica per l’Assemblea, che presto si troverà a dover votare il disegno presentato dal deputato del Partito democratico Calogero Leanza.
«In qualità di deputato regionale e in rappresentanza dei cittadini siciliani, sono orgoglioso di annunciare una decisione storica che avrà un impatto positivo sulla formazione medica e sull’accesso alle professioni sanitarie nella nostra regione – dice Leanza – Questa decisione è un passo avanti significativo nel garantire che i giovani talenti siciliani abbiano la possibilità di intraprendere una carriera medica senza barriere e restrizioni ingiuste. Non solo offrirà loro opportunità migliori, ma contribuirà anche a colmare il divario di medici nelle aree rurali e svantaggiate della nostra regione».
Un’approvazione a cui si arriva, come conferma lo stesso Leanza, grazie a «un lavoro collaborativo e bipartisan, dimostrando che quando si tratta di questioni cruciali per il futuro della nostra regione, siamo uniti nell’interesse del bene comune». Ma attenzione a cantare vittoria troppo presto: anche incassando il sì dell’Ars, infatti, si tratta di una legge-voto, una legge cioè, prevista dall’articolo 18 dello Statuto della Regione, che recita: «L’Assemblea regionale può emettere voti, formulare progetti sulle materie di competenza degli organi dello Stato che possano interessare la Regione, e presentarli alle Assemblee legislative dello Stato». Questo significa che sarà comunque Roma ad avere l’ultima parola e a doversi pronunciare sull’indicazione della Sicilia.
«Una risposta concreta alla domanda di salute che arriva dai cittadini e spesso non riesce a essere soddisfatta e un modo per far sì che i nostri giovani rimangano nella nostra terra e qui costruiscano il loro futuro professionale» commenta Ersilia Saverino, deputata del Pd e membro della commissione. «Mi impegnerò a seguire da vicino l’attuazione di questa politica per garantire che sia effettivamente vantaggiosa per i nostri studenti e il nostro sistema sanitario – conclude Leanza – Oggi, celebriamo un importante traguardo per la Sicilia, e sono fiducioso che questa decisione porterà a un futuro più luminoso e più accessibile per tutti coloro che aspirano a diventare medici o professionisti sanitari nella nostra regione».