Università e impresa, formazione e lavoro. Lo studio che va oltre i libri e che si apre al territorio, diventando occasione di business e di crescita. C’è tempo fino all’8 settembre per partecipare al bando lanciato dall’Ateneo catanese e candidarsi a Start Cup Catania. Si tratta di una competizione rivolta alle idee imprenditoriali maturate all’interno delle attività svolte in ambito universitario o in un ente pubblico di ricerca nazionale. L’iniziativa, giunta alla sua nona edizione, mette in palio premi in denaro ma soprattutto opportunità occupazionali. Niente posto fisso, sia chiaro. Al centro sono le idee, con valide fondamenta economiche e che possano rappresentare la differenza nel mondo produttivo.
«A Catania – ha dichiarato Rosario Faraci, ordinario di Economia e Gestione delle Imprese – le start up innovative sono 212 su un totale di 695 in tutta la Sicilia (a livello nazionale se ne contano 14.701). La piazza di Catania rimane ancora attrattiva per fare impresa innovativa e il sito specializzato StartupBlink l’ha posizionata al decimo posto a livello nazionale per vivacità imprenditoriale. Lo scorso anno era addirittura in settima posizione. Dal 2014, l’Università di Catania è uno degli attori più importanti di questo ecosistema territoriale delle start up. Non è l’unico, perché ci sono anche altre istituzioni – ha aggiunto – grandi aziende e qualche privato illuminato. L’Università però ha sempre svolto un ruolo propulsivo nella promozione di nuova imprenditorialità innovativa. Attualmente sono 20 gli spin-off accademici, ovvero le società di capitali promosse da professori e ricercatori e, inaugurando l’anno accademico, la ministra Maria Cristina Messa ha sottolineato come Catania contribuisca quasi al 5 per cento a livello nazionale in questo ambito che dalla ricerca conduce all’impresa».
La selezione per Start Cup Catania è affidata a un comitato tecnico-scientifico che individuerà le otto proposte che accederanno alla fase successiva, la business plan competition. I team selezionati, affiancati da componenti dell’ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Catania, da Coach & Play e da Vertis Sgr si contenderanno il primo premio di 5.000 euro offerto da Free Mind Foundry, il secondo di 2.500 euro e il terzo di 1.500 euro. Avranno anche la possibilità di accedere alla Start Cup Sicilia 2022, in programma a fine ottobre a Palermo, per concorre all’accesso al premio nazionale per l’Innovazione di Pni Cube, previsto per l’ultima settimana di novembre in Abruzzo.
«Con Start Cup Catania – prosegue Faraci – che è la nostra manifestazione di punta sul versante dell’imprenditorialità accademica, abbiamo coinvolto dal 2014 ben 132 team nella prima fase di selezione delle idee imprenditoriali e 68 nella seconda di valutazione dei business plan. Quasi una trentina sono i team che hanno poi dato vita all’impresa, dopo avere preso parte a questa manifestazione che ci collega al circuito del Premio nazionale per l’innovazione attraverso la Start Cup Sicilia. Dunque, c’è un buon impatto sul sistema territoriale. Senza dimenticare che l’Università di Catania è dal 2018 sportello accreditato di Invitalia per la misura Resto al Sud e finora abbiamo assicurato 130 interventi di assistenza e consulenza a sportello attraverso i nostri funzionari dell’area di terza missione. Siamo sulla strada buona, ma si può e si deve fare di più per attrarre, oltre alle start up, anche i più importanti investitori e i finanziatori dell’innovazione».
Oltre ai premi in denaro, i vincitori potranno usufruire di numerose possibilità. Il team primo classificato, infatti, potrà seguire un percorso di incubazione di sei mesi da OrangeLab oltre ad accedere alla competizione internazionale Eunice Imagine Innovation Cup. Un appuntamento fissato nella città etnea dal 31 luglio al 4 agosto 2023 e che, al primo classificato, permetterà di trascorrere sette settimane in un’azienda estera del partenariato.
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