Una commissione d’inchiesta sulla Formazione? Solo se avrà coraggio…

SI ACCENDE IL DIBATTITO SULLA PROPOSTA LANCIATA DAL DEPUTATO DI FORZA ITALIA, MARCO FALCONE E CONDIVISA DALL’ASSESSORE ALLA FORMAZIONE NELLI SCILABRA. INVITIAMO I NOSTRI LETTORI AD INVIARCI LA LORO OPINIONE.

La parola a…  Domenico Bruccoleri
A memoria d’uomo sarebbe la terza commissione che l’ARS istituirebbe per l’ indagine, non inchiesta, sul settore della formazione professionale in Sicilia. Il Parlamento siciliano non puo’ darsi tali poteri. Nei primi anni ottanta una commissione assembleare fini per raccomandare una riforma della rimpianta legge n. 24/76.

La commissione Panarello dal nome del suo presidente, ultima in ordine di tempo, ha solo distratto per alcuni minuti una disinteressata platea costretta ad ascoltare l’ On Ignazio Marinese che unico, tra gli interessati a loro insaputa, intratteneva l’ Assessore del tempo Centorrino facendogli masticare amaro.

Diceva Pierre Carniti, indimenticato leader sindacale, “ quando non sai come uscire dal problema, compagni facciamo una commissione” Cosi Sembra volgere la vicenda della istituzione della commissione che si ostinano a chiamare “ d’ inchiesta”. Nulla di quello che è avvenuto nel sistema formativo in questi anni è stato sottratto alla conoscenza della competente commissione dell’ ARS e la diabolica campagna denigratoria di quanto c’ era di buono nel sistema formativo regionale è stata denunciata, nel silenzio assordante dei “buoni”.

La commissione “ d’inchiesta” ha senso solo se avrà il coraggio di proporre la fine del sistema dove gli enti fanno gli imprenditori facendo assumere “il rischio d’impresa” ai lavoratori cui non pagano il salario. Questo sistema tra i guai che crea la pubblica amministrazione e la scarsa volontà di cambiamento non resisterà a lungo e continueranno a pagare i lavoratori e i siciliani costretti ad assistere agli sprechi.

Se il Parlamento avesse il coraggio dovrebbe mettere in sicurezza i lavoratori in una agenzia unica regionale sul modello del prof Ichino, in cui ci si fa carico del disoccupato nell’ orientamento al lavoro e nella formazione al lavoro tutto nello stesso soggetto. Potrebbe il legislatore a quel punto riscrivere la regole del sistema governando un periodo di transizione per un sistema piu’ efficace. L’ inizio potrebbe essere l’ avvio dell’ esodo volontario degli addetti e una raccolta di proposte delle parti sociali e fare presto. Se non sarà cosi e non lo sarà è solo risacca dove c’è un movimento in un mare piatto.

Scilabra: “Condivido idea di una commissione d’inchiesta sulla Formazione” 


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