Il ragazzo aveva cominciato a scontare gli arresti domiciliari in casa della nonna. Lei, però, non riusciva a dargli i soldi che lui chiedeva, così ha cominciato a essere vittima delle vessazioni del giovane. Pochi giorni fa la goccia che ha fatto traboccare il vaso
Una 80enne dorme sul balcone per paura del nipote Arrestato 25enne dopo tentativo di strangolamento
Per tre mesi una donna di ottant’anni ha dormito sul balcone, nel timore che il nipote di 25 anni potesse picchiarla ancora. Adesso, però, il giovane è stato arrestato e si trova nel carcere di piazza Lanza, lontano da quella casa di Librino in cui lei aveva smesso di volere vivere. La storia comincia ad agosto, quando il ragazzo inizia a scontare gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico a casa della sua anziana nonna.
Lei, però, con i 600 euro al mese di pensione che percepisce, non riusciva a rispondere alle esigenze economiche del nipote. Che, dunque, ha cominciato a picchiarla. La donna si è trasferita sul balcone e ha cominciato a trascorrere le sue giornate fuori casa, per paura delle botte. Ma quando lui la incontrava ricominciava a prenderla a calci e pugni. In una occasione, quando lei gli ha dato cinque euro, lui li ha strappati e glieli ha lanciati in faccia.
La figlia dell’anziana aveva provato a portarla via. Tutti i giorni andava a prenderla, ma lei voleva tornare nella sua abitazione. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è caduta qualche giorno fa: appena rientrata, il nipote le ha chiesto dei soldi. Lei non li aveva e lui ha tentato di strangolarla, sbattendola sul letto. L’80enne, però, è riuscita a fuggire, ha telefonato alla figlia e quest’ultima ai carabinieri.
I militari hanno trovato la vittima per terra, in strada, mentre il nipote in casa era in chiaro stato di alterazione psicofisica. Adesso lui è in carcere.