Bambini su uno sfondo rosso e, a vegliare su di loro, i due giudici uccisi da Cosa nostra, in posa come nello scatto entrato a fare parte della storia della Sicilia. L'opera d'arte sarà terminata nei prossimi giorni, meteo permettendo, e sarà inaugurata dal sindaco Nino Di Guardo
Un murales con i volti di Falcone e Borsellino A Misterbianco il nuovo lavoro del writer Anc
Uno sfondo rosso e bambini sparsi qua e là. Una è impegnata a sventolare una grande bandiera bianca. In alto, a vegliare su di loro, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Sono questi i primi dettagli che saltano fuori dal nuovo murales che sta nascendo a Misterbianco, a pochi metri dal municipio, a firma del writer Antonio Barbagallo, a lavoro sull’opera da un paio di mesi.
«Sono i miei lavori a parlare – commenta Barbagallo a MeridioNews – ognuno deve vederci qualcosa, questo è il gioco. Le opere d’arte sono a libera interpretazione di chi le guarda, che arriverà in maniera soggettiva al significato». A giorni, meteo permettendo, l’opera verrà ultimata per essere poi inaugurata da Nino Di Guardo, sindaco di Misterbianco. «Abbiamo commissionato l’opera perché avevamo uno spazio di fronte al Comune – spiega il primo cittadino – e siccome è un luogo visitato tutti i giorni volevamo lanciare questo messaggio di legalità a una comunità che è cresciuta tanto negli ultimi anni».
«Nel 1991 – chiarisce – il nostro Consiglio comunale è stato sciolto per mafia e poi ci sono state alcune vicende drammatiche da cui man mano ci stiamo risollevando. Per questo la scelta di imprimere le figure di questi due eroi civili che hanno dato dignità alla nostra Sicilia». Oltre ai giudici Falcone e Borsellino, però, sul muro sono disegnati anche tanti bambini. «È proprio questo il tema – aggiunge il primo cittadino – chiamare i giovani all’impegno civile e alla lotta per la legalità e la trasparenza. E dobbiamo impegnarci per trasmettere questo messaggio di vita e di speranza».
Se i giovani sono pronti a recepire il messaggio non si può sapere ma, sottolinea Di Guardo, è un punto di partenza. «Bisogna dare fiducia ai giovani e offrire loro obiettivi concreti. Falcone e Borsellino sono due esempi che resteranno nella storia del nostro Paese e della nostra Sicilia, ecco perché li abbiamo scelti come modello da seguire».