Un detective per Jack lo Squartatore

L’affascinante teoria proposta dal film “From Hell” dei fratelli Hughes sull’identità di Jack lo Squartatore non è attendibile: non è il medico di corte. La fama di Jack è comunque riuscita a mobilitare un rinomato detective.

Il quartiere londinese di Whitechapel, ben lungi dallo stereotipo vittoriano, quartiere di disoccupati, camere affollate e baracche, dal 31 agosto al 9 novembre 1888 è stato movimentato dagli assassinii di 5 donne, ritrovate squartate con intestino intorno al collo.

Nessuna traccia dell’assassino se non dei messaggi e fra i tanti falsi autografati Jack the Ripper, proprio quello rimasto celebre per la scitta “From Hell” è ritenuto autentico. Scotland Yard non riesce a calmare il panico e per chiarirsi le idee manda una lista con tre nomi di possibili omicidi ad un certo Dottor Bell.

Tre dunque i possibli colpevoli: Kosmisky, psicopatico che risiede nello sfortunato quartiere; Michael Ostrog, medico russo famoso per la sua misoginia e M.J. Druitt avvocato gentiluomo.

Ma chi è il dottor Bell?

Niente poco di meno che il personaggio a cui è ispirato Sherlock Holmes, famoso detective che nel 1887 ha fatto incassare 40000 copie al giornale Strand.

Doyle infatti 10 anni prima studiò medicina a Edimburgo dove insegnava Joseph Bell, che per circa un anno lo volle come assistente.

A Bell va il grande merito di aver messo la scienza a disposizione dell’investigazione, è infatti uno dei primi medici legali della storia del crimine che tramite l’autopsia e la perizia calligrafica, aiuta la polizia di Edimburgo a risolvere strani casi di morti inspiegabili. Doyle descrive il più famoso detective con le stesse caratteristiche fisiche del suo professore e gli mette in bocca non quel famoso “Elementare, Watson” (mai pronunciato da Holmes) ma il metodo d’insegnamento del suo professore: osservazione, intuizione e prova.

Molteplici le somiglianze tra Sherlock Holmes e Joseph Bell, riscontrabili nei romanzi e nei racconti di Doyle, come lo stesso scrittore ha dichiarato in una famosa intervista. Il successo e le abilità deduttive di Bell erano molto famose alla polizia di Edimburgo, ma il medico per libera scelta si volle sempre tenere nell’ombra finché dopo aver risolto lo scandaloso caso Chanterelle (l’assassinio di una donna da parte dal marito), il suo nome venne scritto su tutti i giornali.

Ed ecco che Scotland Yard si rivolge proprio all’uomo che ha ispirato Sherlock Holmes, facendogli pervenire un dettagliato schedario dei tre sospetti. Le strade portano in linea di massima al nobile Druitt e Bell invia il suo rapporto che misteriosamente scompare…

Non sappiamo dunque qual è il responso del medico/investigatore ma sappiamo che il 2 gennaio del 1889 il corpo di Druitt viene ritrovato nel Tamigi con le tasche piene di sassi e così finisce l’ondata di omicidi.

Sarà stato veramente Druitt? Pare proprio di sì. Ma la cosa certa è una sola: non chiameremo Jack lo Squartatore col suo vero nome, così some non chiameremo Holmes col nome di battesimo del suo medico ispiratore.

Due celebrità del crimine che per ironia della sorte si sono indirettamente incrociate nella Londra di fine 800.

Lucia Occhipinti

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