Arrestati due ultras del Catania dopo l’assalto ai tifosi ospiti. Proseguono le indagini per identificare gli altri responsabili

Due arresti in flagranza di reato. È il bilancio dei disordini di ieri in via Ala, a Catania, poco distante dallo stadio Angelo Massimino dove si stava disputando la partita dei quarti di finale di Coppa Itala di serie C conclusa con una vittoria per 2-0 del Catania Football Club sul Pescara. Poco prima delle 21, a meno di mezz’ora dal fischio d’inizio in campo, un gruppo di circa 50 ultras etnei ha provato ad assaltare l’autobus che trasportava i tifosi del Pescara. Un mezzo Amts agganciato dalla polizia nell’area di servizio di Calatabiano, sulla autostrada A18 Catania-Messina, e da scortare fino allo stadio. Percorso su cui si sono fatti trovare gli ultras etnei a volto coperto, vestiti di scuro, con mazze, cinghie, catene, bombe carta e fumogeni: i quali, oltrepassando il cordone di polizia, hanno iniziato a picchiare con violenza sui finestrini dell’autobus e a insultare i tifosi ospiti.

Dopo un violento contatto con le forze dell’ordine in tenuta antisommossa, durato un paio di minuti – ma che non ha visto registrarsi feriti, eccetto due poliziotti refertati per contusioni -, gli ultras si sono dispersi. Fuga che però non ha impedito di fermare, identificare e arrestare in flagranza di reato due di loro per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, lancio di materiale pericoloso, travisamento, lesioni e danneggiamento. Per i due, il questore sta anche valutando l’emissione di Daspo che vieta di accedere a qualunque manifestazione sportiva. Proseguono intanto le indagini per individuare gli altri responsabili.

Intanto nel pomeriggio è arrivato il messaggio di condanna da parte dell’amministrazione comunale, che posta un video dell’autobus sfortunato protagonista della vicenda così come è stato ridotto. «In riferimento agli atti di violenza accaduti prima del match di Coppa Italia Catania-Pescara e ai gravi danni perpetrati a un autobus dell’Amts su cui viaggiavano i tifosi ospiti -si legge in una nota – l’Amministrazione Comunale unitamente all’azienda del trasporto pubblico urbano, esprime ferma condanna per gli episodi che si sono verificati e rende noto che Comune e Amts si costituiranno parte civile nell’eventuale processo a carico degli autori».


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