Saranno nove dei 27 consiglieri di maggioranza. Già candidati ed eletti - anche alle municipalità - nella scorsa tornata elettorale, ma a sostegno di un primo cittadino e di uno schieramento politico diverso. Per lo più ex autonomisti, oggi hanno riempito le file soprattutto di due liste: Il Megafono del governatore regionale Rosario Crocetta e Primavera per Catania legata al nuovo sindaco. Ottenendo un quarto delle sue preferenze. Guarda l'infografica
Tutti i riciclati al consiglio comunale etneo Nel 2008 con Stancanelli, oggi con Bianco
Occuperanno nove delle 27 poltrone del consiglio comunale etneo assegnate a cinque liste che hanno appoggiato il nuovo sindaco Enzo Bianco. Eppure, cinque anni fa, alle elezioni amministrative del 2008, ci avevano già provato – e c’erano riusciti, chi in consiglio e chi alle municipalità – appoggiando il primo cittadino uscente, oggi sconfitto, Raffaele Stancanelli. Con circa mille preferenze ciascuno, la somma dei loro voti fa 11216. Circa un quarto – per fare una proporzione nonostante il voto disgiunto – delle 44537 preferenze dei catanesi che hanno eletto Bianco al primo turno. Pari merito come numero di consiglieri riciclati si classificano il movimento Il Megafono del governatore regionale Rosario Crocetta e la lista Primavera per Catania direttamente legata a Bianco. Segue Patto per Catania, la più votata dai catanesi, e il movimento dell’ex Udc Lino Leanza Articolo 4. Quasi tutti ex autonomisti legati al passato presidente regionale Raffaele Lombardo, si distingue solo Francesco Trichini, le cui idee nel 2008 erano chiare a partire dal nome della sua lista: Per Stancanelli sindaco.