Gli italiani riscoprono la Sicilia come meta turistica, scavalcando gli stranieri nel numero complessivo di visitatori che nel 2014 hanno scelto l’Isola. In attesa delle statistiche del 2015 – in cui intanto si prevede un aumento di acquisti online – le elaborazioni dei dati sul turismo dell’anno precedente fotografano un settore in forte espansione: rispetto al 2013 si registra un più 6,1 per cento di presenze e più 8,8 per cento di arrivi. Numeri su cui pesano soprattutto gli italiani la cui presenza in Sicilia nel 2014 è aumentata dell’11 per cento. Anche se l’Isola ha un peso ancora troppo esiguo nel panorama nazionale.
L’analisi sui flussi turistici arriva da Sicilying, tour operator online dedicato alla nostra Regione, che ha aggregato tutti i dati diffusi, a cominciare da quelli di Unioncamere, che registra le presenze delle strutture ricettive dell’Isola. Oltre all’aumento dei turisti, confermato per il 2015 nonostante non ci siano ancora statistiche precise, emerge un sostanziale cambiamento negli acquisti legati ai viaggi. «Il turista digitale italiano – spiegano gli Osservatori sulla Digital Innovation del Politecnico di Milano – è particolarmente attivo su internet in tutte le macro-fasi del viaggio: nei momenti pre-viaggio, l’88 per cento ricerca informazioni e l’82 per cento prenota o acquista qualcosa (alloggio, mezzo di trasporto o attività da fare a destinazione); durante il viaggio il 44 per cento acquista su Internet qualche attività e l’86 per cento utilizza applicazioni in destinazione a supporto dell’esperienza; il 61 fa attività digitali nel post-viaggio». Nel 2015, secondo dati Eurostat, in Italia sono stati spesi 51 miliardi di euro per prenotazioni e acquisti online, raggiungendo quasi la parità con i metodi tradizionali.
Secondo Unioncamere Sicilia negli ultimi due anni il livello di internalizzazione dei turisti in Sicilia si è equilibrato: il 47,8 per cento arriva dall’estero, il 52,5 sono italiani. I primi trascorrono in media 3,57 giorni sull’Isola, i secondi 2,94 giorni, per una media di 3,24 giorni. Ma le presenze sono concentrate tra aprile e ottobre, a testimonianza della difficoltà di destagionalizzare, anche nelle località di punta come Taormina dove molte attività, dopo le vacanze natalizie, hanno chiuso. E c’è persino chi trascorre questi mesi invernali in Thailandia. «Questo dato non è certo una sorpresa – commenta Carmelo Indelicato, ceo e cofondatore di Sicilying -. Del resto si tratta esattamente dello scoglio con il quale gli operatori del turismo si scontrano più spesso».
Avrebbe palpeggiata una 22enne che frequentava la sua palestra. A Sant'Agata di Militello, in provincia…
Un'università fantasma. Che avrebbe evaso oltre 3,5 milioni di euro. Adesso sotto sequestro. È la…
Un cancello in ferro, al civico 499 di via Palermo, aperto solo quando veniva riconosciuto…
«Alla fine, una novità neanche troppo nuova». Parole di Roberto Lagalla, sindaco di Palermo, uno…
Era rimasta folgorata mentre stava lavorando in una trattoria in corso dei Mille a Palermo. Dopo…
Stamattina a Catania si è sviluppato un incendio in un'abitazione al piano terra di uno…