A Favignana, nel 2015, si è registrata una crescita del 135 per cento. Bene anche alle Eolie, dove la crescita è a due cifre. Da parte dei sindaci Giuseppe Pagoto e Marco Giorgianni c'è la consapevolezza che «molti turisti hanno scelto la Sicilia disincentivati a muoversi verso il Nord Africa e il Medio Oriente»
Turismo, boom di presenze negli arcipelaghi siciliani «Merito nostro, ma incide anche crisi internazionale»
Dalla Valle dei templi al teatro antico di Taormina, dalla spiaggia di Cefalù all’Isola Bella, passando per i soffitti del Palazzo dei Normanni e il percorso arabo-normanno tra Palermo e Monreale. Lo spot sulle bellezze della Sicilia, è chiaro, ha incantato tutti. Ma ad attirare i turisti, prima ancora che il web, ci si mette certamente «la situazione politica internazionale».
Ne è convinto il primo cittadino di Lipari, perla dell’arcipelago delle Eolie, Marco Giorgianni. «Non ci nascondiamo dietro a un dito: in questa fase storica sfruttiamo il fatto di essere una meta turistica privilegiata – commenta -. Certamente la situazione nelle regioni nordafricane e in Medio Oriente e la crisi dello scorso anno delle isole greche hanno favorito i flussi turistici. Bisogna adesso mostrarsi capaci e riuscire a sfruttare questo trend».
Un trend che, numeri alla mano, è tutto in salita negli ultimi anni. Come conferma il primo cittadino di Favignana, Giuseppe Pagoto. «Le Isole Egadi segnano un boom negli arrivi: da 48.756 del 2014 si passa a 114.491 del 2015, con un aumento del 134,8 per cento. E crescono anche le presenze con i soggiorni che passano da 240.754 del 2014 a 242.663 del 2015, con un aumento dello 0,8 per cento».
«Le statistiche e i numeri – sottolinea ancora Pagoto – spesso devono essere verificati e incrociati, soprattutto quando fanno riferimento ai flussi turistici. Questi però sono dati inequivocabili, che neppure noi ci aspettavamo in queste proporzioni e che attestano la crescita del nostro arcipelago e il posizionamento come meta di primaria importanza tra quelle più turistiche. Siamo impegnati da anni – continua il primo cittadino – a promuovere il nostro meraviglioso territorio e le nostre isole puntando soprattutto alla tutela del mare e alla sostenibilità, alla valorizzazione del patrimonio culturale e alla destagionalizzazione».
Secondo Pagoto, il risultato è frutto «di un lavoro di squadra, pluriennale e condiviso con il Consiglio comunale delle Egadi. Grande merito deve essere dato ai risultati e alle intuizioni strategiche dell’Area Marina Protetta e ai tantissimi giovani che nei nostri principali siti di accoglienza sono riusciti a trasferire ai turisti il valore delle nostre bellezze naturali e non solo. Merito deve essere riconosciuto – prosegue il sindaco – anche alle attività imprenditoriali che hanno dimostrato di poter competere in qualità con le altre importanti mete turistiche italiane e straniere».
Anche Giorgianni, come Pagoto, ammette che come amministratori locali «facciamo l’impossibile in un momento in cui, con le casse a secco, le pubbliche amministrazioni non riescono ad essere al top». La Regione avrebbe potuto fare di più sul fronte della promozione turistica? «Certamente – sottolinea Giorgianni – ma non voglio lamentarmi perché nonostante tutto, amo guardare il bicchiere mezzo pieno. Abbiamo ottenuto importanti collegamenti con Napoli e Lamezia che ci permettono di essere ben collegati con diversi aeroporti. Per il resto – conclude – bisogna lavorare bene. E fare in modo che il turista che arriva in Sicilia, vada via con la voglia di tornare ancora».