La sfida tra Acireale e Troina ha lasciato strascichi. Domenico Cottone ha detto che l’esito della partita si conosceva già. Le scuse richieste non sono arrivate ed è scattato l’esposto. «A tutela dell’immagine dei ragazzi e della società», dice Walter Giuffrida
Troina calcio, denunciato il presidente del Marsala «Dopo match con Acireale ci ha accusati di combine»
«Non ci sono tra le due società rapporti tali da poter pensare a una combine». Il direttore generale del Troina, Walter Giuffrida, è chiaro e deciso nella sua spiegazione. Ripercorriamo l’accaduto: domenica si è giocata la sfida tra Acireale e Troina, vinta dagli etnei per 4-2. Dopo la gara, il presidente del Marsala, Domenico Cottone, ha spiegato come, secondo il suo punto di vista, l’esito della sfida si conoscesse ancora prima del fischio d’inizio. Cosa che non è andata giù alle due contendenti: l’Acireale lo ha querelato, mentre i rossoblu hanno presentato un esposto alla Procura federale. «Sono accuse gravissime – spiega il dirigente degli ennesi a MeridioNews – a Acireale è stata quasi una guerra. Cottone se le poteva risparmiare. Io ho chiesto di rettificare quelle accuse, lui non lo ha fatto e allora ecco l’esposto».
La denuncia è arrivata proprio a causa della mancanza delle scuse del numero uno del club lilibetano, Cottone: «Il presidente del Marsala non si è scusato. Ieri ho aspettato queste scuse per tutta la mattina. Non sono arrivate e, così, ho inoltrato l’esposto in procura. Anche perché – aggiunge – ci ha accusato di qualcosa di grave e non veritiero». Lo stesso Giuffrida, infatti, ammette che la sfida del Tupparello si sia giocata in un clima tutt’altro che sereno. La gara è stata nervosa, soprattutto dopo il fischio finale, quando in campo c’è stata molta tensione. Anche per la presenza di molti ex (mister Pagana e alcuni dirigenti acesi hanno un passato nel Troina). A prevalere però è la rabbia nei confronti di certe affermazioni: «Noi abbiamo giocato con il sangue e con il sudore. Mi è sembrato necessario tutelare l’immagine dei miei ragazzi che domenica hanno dato l’anima. E anche difendere la società».
Attraverso questo esposto, il direttore generale del club rossoblu vuole che si arrivi a punire certe affermazioni. «Speriamo si arrivi alle sanzioni previste dal codice sportivo. Per qualunque tesserato che proferisce dichiarazioni lesive nei confronti di altri tesserati sono previste sanzioni. Sarà la Procura a decidere». Infine, il dirigente della società ennese ci ride su quasi con una battuta: «Cottone ha fatto queste accuse perché non era presente alla partita. Perché se fosse venuto avrebbe visto che tipo di partita è stata. Tutto si può dire, tranne che ci sia stata combine. È stata una battaglia. La sua è un’accusa fasulla e che non sta né in cielo né in terra». E se i rossoblu domenica scorsa hanno perso al Tupparello, adesso il club ennese ha aperto un’altra partita, quella giudiziaria, contro il Marsala.