Trentenni cercasi. Disperatamente

Il 2009 è l’anno della scomparsa dei trentenni. Nessuno me lo ha comunicato ma, infine, l’ho scoperto da sola. Tante cose scompaiono, del resto, si perdono per sempre, e non per questo si sente l’esigenza di diffondere la notizia. Non sono gioielli i trentenni, non sono politici, scienziati o personaggi da romanzo, come Patò; non sono il senno di Orlando. Sono solo un piccolissimo anello dell’ecosistema mondiale, utile quanto gli insetti in via d’estinzione, molto meno che i desaparecidos sudamericani.

Baso la mia tesi sulla loro progressiva scomparsa, su un dato inconfutabile: l’uscita del sabato sera. Tale uscita, come è noto, appartiene a tutti gli esseri della specie: al canuto sessantenne, al quarantenne da poco ingrassato, al ragazzo delle scuole superiori; fino a poco tempo fa, di questo rito facevano parte anche i trentenni, magari con passeggino al seguito. Ora giri per la città e non li trovi: scomparsi.

 

Indago ancora sulle cause di questa circostanza, ma per ora non ho accumulato che ipotesi: la prima è che tutti abbiano fatto i soldi e trascorrano il fine settimana in giro per l’Europa; la seconda, che un buco nero, originatosi nel tratto più affollato del lungomare vecchio, li abbia inghiottiti; la terza, che lavorino troppo durante la settimana e il sabato siano stanchi; la quarta, che siano tutti immigrati al nord; la quinta, che lavorino troppo poco e non abbiano nemmeno i quindici euro da spendere al sabato; la sesta ipotesi è che tutte le precedenti siano vere.

 

Per questo potrebbero esser scomparsi. Ma se ne sente la mancanza?

Quanti posti di lavoro occupano? Tanto pochi che potrebbero esser ricoperti dai soliti inossidabili sessantenni. Quanto muovono in consumi? La risposta è, ancora, poco: non comprano case, né automobili, perchè non hanno uno stipendio fisso o entrate sufficienti. Non iscrivono neanche i figli al nido, perchè non possono permettersi di averne. Non sorridono al mondo e non contribuiscono al bene comune, perchè la comunità li ignora o perchè non hanno voglia di ricompensare chi non li considera affatto, chi non si ricorda di loro se non per avere un voto. Insomma, sono invisibili.

Invisibili per invisibili, hanno preferito sparire.


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