Treni, il raddoppio Giampilieri-Fiumefreddo in stand by Roma vincolerebbe il progetto all’Alcantara-Randazzo

«Nel momento in cui si prendono degli impegni devono essere rispettati». Così parlava, nel marzo del 2019, l’ex ministra del Sud Barbara Lezzi a proposito dei progetti di Rete ferroviaria italiana in Sicilia. In quell’occasione in particolare, nel corso di una riunione con i ministeri interessati e la Regione siciliana, l’amministratore delegato di Rfi Maurizio Gentile aveva garantito che il raddoppio tra Giampilieri e Fiumefreddo, sulla Messina-Catania, sarebbe stato messo in gara già entro l’estate di quell’anno. Quelle parole, però, sono rimaste lettera morta. Uno dei più grandi progetti infrastrutturali dell’isola per un valore di 2,3 miliardi è fermo, ancora impantanato nelle strette maglie delle autorizzazioni. «A che gioco stiamo giocando? – denuncia il presidente del comitato pendolari, Giosuè Malaponti – prima si parla di apertura dei cantieri nel 2019, poi nel 2020, adesso pare che slittino al 2021. Perché si gridano annunci che non si mantengono? Dove sta il problema? Qualcuno – Rfi, ministero, regione – ci deve rispondere».

Stando a quanto appreso da MeridioNews, l’ultimo problema è sorto a Roma, alla commissione Via-Vas del ministero dell’Ambiente che avrebbe imposto delle modifiche al progetto, tecnicamente delle «prescrizioni obbligatorie», che Rfi riterrebbe inaccettabili. Una in particolare avrebbe fatto saltare dalla sedia i tecnici del gruppo: vincolare il via libera al ripristino della vecchia ferrovia che collega Alcantara a Randazzo. Un tracciato sospeso dal 1994, chiuso dal 2002 e dismesso nel 2011.

Il raddoppio Giampilieri-Fiumefreddo copre 42 chilometri, di cui 38 verrebbero realizzati in galleria, su un percorso nuovo, più a monte dell’attuale che corre invece quasi interamente lungo il mare. Una delle tratte più frequentate dai pendolari in Sicilia. Dell’opera si parla da almeno 20 anni, inclusa nel 2000 nel contratto di programma di Rfi, finanziata una prima volta dal Cipe che poi dirottò le risorse su altri progetti viste le lungaggini, e infine di nuovo sostenuta con 2,3 miliardi. A lavori ultimati permetterà di risparmiare 25 punti per andare da Messina a Catania. 

Superato lo scoglio della conferenza dei servizi (dove però non è stato invitato il Comune di Giardini Naxos che ha presentato un ricorso al Tar, tuttora pendente, contro il progetto) e ottenuto il via libera da tutti gli enti interessati, resta il nodo della commissione per la valutazione d’impatto ambientale, composta da esperti e liberi professionisti nominati dal ministro dell’Ambiente. A dicembre il gruppo avrebbe chiesto a Rete ferroviaria italiana delle modiche obbligatorie al progetto: alcune riguarderebbero degli adeguamenti su aspetti tecnici, ma ci sarebbe pure l’indicazione di riattivare la vecchia linea Alcantara-Randazzo. Non sono ancora chiare però le ragioni, anche se si verrebbe incontro a una richiesta del territorio e alle direttive nazionali sul recupero delle ferrovie dismesse. 

Un tracciato affascinante e inserito nel 2017 tra le linee turistiche. Per 37 chilometri attraversa la Valle dell’Alcantara, toccando diversi paesi e passando vicinissimo alle famose Gole. Proprio lì fu realizzata a metà anni Novanta pure una fermata che però non entrò mai in funzione. Da alcuni anni si è costituita l’Associazione Ferrovia Valle dell’Alcantara che punta alla riattivazione a fini turistici della tratta. Obiettivo che si sono posti pure alcuni Comuni del territorio, con capofila quello di Giardini Naxos che aveva sollevato il tema proprio in relazione al raddoppio Giampilieri-Fiumefreddo. «Sarebbe importantissimo – spiega il sindaco di Giardini, Nello Lo Turco – perché a Randazzo arriva anche la Circumetnea e sarebbe così possibile fare il giro dell’Etna in treno».

Neanche i più ottimisti appassionati si sarebbero però aspettati che la commissione ministeriale legasse le due cose. Tra ministero e Rfi si sarebbe dunque all’inizio di una fase di interlocuzione molto delicata. Quello che sembra certo è che, ancora una volta, i tempi si allungano.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]