«Una firma storica questa mattina per Messina». Queste le parole di Graziano Delrio dopo la sottoscrizione, stamattina, in qualità di ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, del protocollo d’intesa con la Regione Siciliana e del decreto di ampliamento delle aree di pertinenza dell’Autorità portuale peloritana relative al porto di Tremestieri. I provvedimenti, preceduti nei giorni scorsi dall’accordo sostanziale tra Palermo e l’authority, sbloccano definitivamente l’iter per la realizzazione del nuovo scalo da 80 milioni di euro destinato a liberare definitivamente la città dello Stretto dalla schiavitù dei tir. Adesso, per velocizzare ulteriormente le procedure, manca solamente l’affidamento dei poteri speciali al sindaco, Renato Accorinti, presente alla stipula insieme al governatore Rosario Crocetta. Con loro, tra gli altri, il comandante dell’Ap, Antonino De Simone, e l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Maurizio Croce.
«Un’intesa tra Governo, Regione e Comune di Messina – spiega Delrio – che permetterà più servizi e più riqualificazione per le aree portuali. Una sinergia che potrà dare risposte migliori sia alla Sicilia, sia allo spostamento di persone e di merci via mare, in particolare nello Stretto, anche in sinergia con gli obiettivi del Piano strategico della portualità e della logistica».
Il decreto di ampliamento della circoscrizione territoriale dell’Autorità portuale riguarda l’intero porto di Tremestieri, ricomprendendo le aree demaniali marittime, le opere portuali e gli antistanti spazi acquei tra il torrente Guidara, limite nord, e il torrente Canneto, limite sud. La scelta, anche in base alla previsione nel piano regolatore portuale del nuovo porto, è concepita allo scopo di assorbire l’intero traffico gommato dello Stretto e di permettere un’accelerazione dei lavori e degli investimenti. Il protocollo è finalizzato alla definizione delle competenze spettanti alla Regione Sicilia e all’Autorità portuale di Messina, tenuto conto della rilevanza dell’approdo di Tremestieri nel sistema portuale regionale.
«Un progetto avviato da tempo», ricorda Vincenzo Garofalo, di Area popolare, presente alla firma insieme agli altri parlamentari della provincia di Messina Gianpiero D’Alia, Maria Tindara Gullo e Bruno Mancuso. «Il secondo approdo – afferma il deputato – significa consentire il riassetto urbanistico e trasportistico della città e permettere la riqualificazione di alcune arterie, come il viale della Libertà». L’appalto da 80 milioni, secondo l’ex presidente dell’Ap, muoverà l’economia asfittica del settore: «Al ministro Delrio, chiediamo adesso l’ultimo tassello, ovvero il conferimento dei poteri speciali. I presupposti ci sono perché l’emergenza è ancora in atto. Al sindaco spetta invece il compito di sottoscrivere in tempi rapidi il contratto».
La chiave di volta, secondo Beppe Picciolo, capogruppo del Pdr all’Assemblea regionale siciliana, è stata data dalla «disponibilità dell’assessorato regionale al Territorio a dare in concessione le aree demaniali all’authority, allo scopo di avviare definitivamente i lavori per l’ampliamento del nuovo porto». L’auspicio di Picciolo, così come dei deputati regionali Marcello Greco, anche lui del Pdr, e Nino Germanà (Ncd), è «che i canoni di affitto demaniali che l’Ap dovrà versare negli anni alla Regione siciliana possano essere tecnicamente vincolati e reinvestiti in favore della città di Messina per l’efficentamento del sistema portuale in genere e per mitigare le sofferenze che i messinesi hanno subito e subiscono dalla presenza ingombrante dei tir all’interno della nostra città».
Quaranta miliardi di euro. Sarebbe questo il giro d'affari delle mafie in Italia. Un numero…
Una processione vissuta in preghiera con la sospensione di tutti i segni festosi. Niente banda…
Un uomo, 29enne originario del Bangladesh, è stato accoltellato la scorsa notte a Palermo, nel mercato…
La Polizia, a Catania, ha denunciato un 20enne responsabile del furto di un borsello all’interno…
I carabinieri della sezione Radiomobile della compagnia di Marsala hanno arrestato in flagranza un 35enne…
Un operaio irregolare, originario del Màghreb, è stato abbandonato per strada nell'isola di Panarea, lontano…