Tre operai travolti e uccisi da un treno sulla tratta Gela-Licata

LA DINAMICA DI UN INCIDENTE ASSURDO LASCIA LA PORTA APERTA A QUALCHE DUBBIO

Intenti a lavorare sui binari, non hanno sentito il treno che arrivava alle loro spalle. E il treno li ha travolti e uccisi tutt’e tre. Questa la versione ufficiale della cronaca di tre morti assurde. Perché è semplicemente assurdo morire così, nel 2014.

Eppure è questa la versione – ripetiamo: per certi versi incredibile – di un incidente andato in scena nel pomeriggio di ieri, lungo il tratto ferroviario che da Gela conduce a Licata, a due passi dalla zona industriale di Butera, in provincia di Caltanissetta.

I tre operai della Rfi, la società che gestisce la rete ferroviaria per il gruppo Ferrovie Italiane, sono stati travolti e uccisi da un treno mentre lavoravano sui binari di una linea ferroviaria che non è certo famosa né per la presenza di tanti treni, né per il passaggio di treni ad alta velocità.

Vincenzo Riccobono, 54 anni, di Agrigento, Antonio La Porta, 55 anni, di Porto Empedocle, Luigi Gazziano, 57 anni, di Aragona stavano lavorando sul tratto della linea ferrata a scartamento ridotto. Ad investirli è stato il treno regionale delle 17.50 Gela-Licata-Caltanissetta. I tre uomini, lo ribadiamo, non avrebbero sentito il treno arrivare alle loro spalle.

Un incidente assurdo. Sul quale la magistratura ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo plurimo a carico del macchinista di un treno che era composto solo da una carrozza automotrice.

Le indagini sono condotte dai Carabinieri e sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Gela. I magistrati hanno già disposto il sequestro della scatola nera del treno. La polizia ferroviaria di Caltagirone ha effettuato i rilievi tecnici. Sembra che non vi fossero segnali per indicare la presenza degli operai.

Mentre scriviamo gli accertamenti sono in corso. Le vittime – lo ribadiamo ancora una volta – non si sarebbero accorte dell’arrivo del treno che procedeva a bassa velocità. Dopo averli investiti in pieno, il convoglio ha proseguito la propria lenta corsa per altri 200 metri. Sul treno viaggiavano due passeggeri che non sono rimasti feriti.

La dinamica dell’incidente è molto strana. I tre operai lavoravano – come già ricordato – alla linea ferroviaria a scartamento ridotto. Sarebbero stati colti di sorpresa tutt’e tre. Stando a quello che finora è stato accertato, non ci sarebbero stati strumenti per segnalare i lavori di manutenzione in corso lungo questo tratto ferroviario.

Nota a margine

Non vogliamo essere ‘dietrologi’: ma la versione di quest’incidente lascia aperta la porta al dubbio. Possibile che tre operai, in una tratta ferroviaria non molto frequentata, non abbiano sentito arrivare un treno e siano stati tutt’e tre travolti dallo stesso treno composto da una sola carrozza automotrice? La vicenda è veramente strana e lascia la porta aperta a qualche dubbio.

 

Redazione

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