Il sindaco di Catania Enrico Trantino ha chiesto le dimissioni del Consiglio di amministrazione della Sac, la società che gestisce l’aeroporto di Catania, per la gestione dell’incendio nello scalo. «Non avrei voluto scrivere, perché su certe questioni contano solo i comunicati ufficiali – afferma in un post su Facebook – ma talvolta i fatti vengono letti sotto un prisma deformante e risultano distorti. Dopo avere esposto quelli che a mio avviso costituiscono gravi inadempimenti del management della società che gestisce l’aeroporto – afferma il primo cittadino – ho chiesto le dimissioni dell’intero Cda e, in alternativa, l’intervento del collegio sindacale».
«Adesso – aggiunge il sindaco di Catania – saranno loro a doversi esprimere. Ma mi infastidisce che la questione, da alcuni organi di informazione, venga inquadrata come una faida all’interno delle forze della coalizione. La mia iniziativa è stata anticipata a tutte le forze di maggioranza, poiché non esiste altra ragione a base della mia sollecitazione, se non gli interessi della città e dell’intero distretto. Ho sempre sostenuto – osserva Trantino – che per le grandi infrastrutture strategiche debbano andare i migliori; e che chi è qualificato per condurre la propria azienda, non per forza deve avere competenze in ambito aeroportuale. A me non interessa chi indicherà il prossimo manager. Basta che individuerà il più bravo», conclude il sindaco etneo.
E anche i gruppi consiliari Fratelli d’Italia e Trantino sindaco al Comune di Catania esprimono pieno sostegno alla posizione assunta dal primo cittadino in occasione dell’assemblea dei soci di Sac. «La richiesta di dimissioni dell’intera compagine amministrativa della società costituisce, infatti – spiegano in una nota – un’iniziativa che si pone in linea con gli interessi della città e dei cittadini catanesi, gravemente pregiudicati dai fatti avvenuti il 16 luglio scorso e dalla pessima gestione dell’intero periodo post emergenziale. È evidente – aggiungono i gruppi consiliari nel comunicato – che ormai la Sac necessiti di un nuovo management, composto da figure di indiscussa preparazione e competenza, tali da consentire il rilancio dell’aereoporto di Catania, infrastruttura centrale e strategica, in coerenza con il programma di sviluppo dell’intero territorio provinciale su cui si sta scommettendo la nuova amministrazione».
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