Un lungo applauso, una fila di palloncini bianchi lasciati andare su nel cielo, un mucchio di giocattoli accanto alle fotografie, il ritratto di una famiglia felice. Commozione e lacrime a boccadifalco, borgata di palermo, nella chiesa della madonna del rosario, dove stamane e' stata celebrata una messa per dare l'ultimo addio alla famiglia di maggio - padre, madre e figlioletta di appena sette anni - distrutta nel tragico incidente stradale avvenuto sabato scorso nella galleria "battaglia" dell'autostrada a20 messina-palermo, tra i caselli di castelbuono e cefalu'.
Tragedia in galleria, oggi l’ultimo addio alla famiglia falcidiata
Un lungo applauso, una fila di palloncini bianchi lasciati andare su nel cielo, un mucchio di giocattoli accanto alle fotografie, il ritratto di una famiglia felice. Commozione e lacrime a Boccadifalco, borgata di PALERMO, nella chiesa della Madonna del Rosario, dove stamane e’ stata celebrata una messa per dare l’ultimo addio alla famiglia Di Maggio – padre, madre e figlioletta di appena sette anni – distrutta nel tragico incidente stradale avvenuto sabato scorso nella galleria “Battaglia” dell’autostrada A20 Messina-PALERMO, tra i caselli di Castelbuono e Cefalu’.
A prendere parte alla cerimonia circa mille persone. Le salme, trasferite ieri nella camera ardente della parrocchia sono state tumulate poi nel cimitero di San Martino delle Scale. Unico sopravvissuto il bimbo piu’ piccolo della coppia, di soli cinque anni, ricoverato in rianimazione nell’ospedale dei Bambini di PALERMO che in queste ore subira’ un intervento al femore. “Oggi – ha detto il sindaco di PALERMO, Leoluca Orlando che ha preso parte alla cerimonia – e’ un giorno di dolore che colpisce tutta PALERMO, tutti i cittadini. Esprimo la mia solidarieta’ e vicinanza ai familiari e, in particolare, al piccolo che spero possa rimettersi presto”.
Ad esprimere ai familiari delle vittime il proprio cordoglio anche i componenti della IV Circoscrizione di Palermo. “Siamo vicini al piccolo, ancora ignaro di quanto accaduto su quella strada maledetta – fanno sapere dal Consiglio della IV Circoscrizione -. Un ennesimo incidente macchia di sangue le nostre autostrade” I Di Maggio si stavano recando a Termini Imerese perche’ Guglielmo, il papa’, doveva sostenere un colloquio di lavoro. “I morti sul lavoro non sono solo quelli che muoiono durante lo svolgersi della propria attivita’ – proseguono – ma anche coloro che costretti a lasciare il proprio paese alla ricerca di sicurezza economica trovano la morte, com’e’ avvenuto purtroppo in questo caso”.
Fonte: ITALPRESS