Circa 60 utenti si recano ogni giorno nel centro di raccolta comunale di viale Tirreno per smaltire dalle bottiglie di plastica agli inerti. Un'attività virtuosa che, a dicembre 2014, potrebbe rivelarsi anche redditizia con sgravi sulla bolletta Tari. Insieme a Danilo Pulvirenti, presidente di Rifiuti Zero Sicilia, CTzen ha fatto un breve viaggio nelle strutture della città: due centri in funzione e uno immerso nel degrado, in via Generale Ameglio a Nesima. Guarda i video
Tour nell’isola ecologica di Catania La differenziata in città, in attesa degli sgravi
Plastica, metalli, inerti. Ma anche batterie, oli vegetali, vecchi elettrodomestici di qualsiasi dimensione. Sono solo alcuni dei materiali che si possono raccogliere all’interno del Centro comunale di raccolta di Catania, in viale Tirreno, gestito da Ipi srl, una delle due società titolari dell’appalto di gestione dei rifiuti in città. «Questa è una delle due isole ecologiche attive a Catania, l’altra si trova in via Maria Gianni, a Picanello, ed è gestita dalla società Oikos», illustra Danilo Pulvirenti, presidente dell’associazione Rifiuti Zero Sicilia, che sta realizzando una mappatura completa di tutte le isole ecologiche della regione. I due centri per la raccolta dei rifiuti sono attivi rispettivamente da maggio 2012 e da ottobre 2013. Ma gli sgravi sulla bolletta Tari per i cittadini catanesi saranno attivi solo da dicembre, quando si applicherà uno sconto da sette centesimi per ogni chilo di rifiuti conferiti nella struttura. Lo sgravio, come da regolamento, non potrà comunque superare il 40 per cento dell’importo. «Non ci sono limiti di peso o quantità, e tutto verrà calcolato in base a quanto abbiamo memorizzato. Per il 2014, gli sgravi si riferiranno al 2013», spiega uno degli operatori del centro, Rocco Aloisio.
La tabella mostra il numero medio di utenti per annoAll’interno della struttura il via vai di persone è continuo: si va dalla famiglia che porta sacchetti con bottiglie di plastica e vetro, ai giardinieri che scaricano interi camion contenenti sfalci e potature. «Io vengo da Librino, dalla parte opposta della città, dove purtroppo non c’è un’altra isola ecologica», riferisce la signora Antonella, arrivata alla pesatura con un paio di chili di bottiglie di vetro. Per lei, la differenziata è «un esempio per i nostri figli, ed è un sacrificio che faccio volentieri, nonostante i chilometri», afferma la donna.
La percentuale per materiale differenziato nel centro di raccolta di viale Tirreno«La media di utenti per giorno, nel 2014, è salita a più di 60 persone – riferisce Aloisio – Nel 2012 siamo partiti con circa 40. Ma la percentuale aumenterà quando attiveremo la bilancia con scheda elettronica, una sorta di self-service». Per il momento l’impianto funziona quindi con due sistemi di pesatura: il primo, per i piccoli conferimenti, avviene all’interno dell’ufficio, con una bilancia comandata da un operatore. Il secondo, per i grossi carichi, avviene con una bilancia esterna che pesa i mezzi in ingresso. «L’auto viene pesata all’ingresso facendo scendere tutte le persone, e all’uscita quando il conferimento è finito», conclude Aloisio.
«Le isole ecologiche dimostrano come differenziare sia conveniente. E che i rifiuti, sono in realtà materiali che possono essere riutilizzati. Basta usare le mani, la nostra più alta tecnologia», commenta Danilo Pulvirenti. Ma se i dati per viale Tirreno sono positivi, un terzo centro di raccolta comunale, quello di via Generale Ameglio a Nesima, è invece nel più totale degrado. La struttura, costruita nel 2007, non è mai entrata in funzione.