Torna il circo con gli animali e anche le polemiche «Cresciuti in cattività, sono i nostri migliori amici»

Con le feste e l’arrivo del circo in città per il Natale, riesplodono le critiche sull’uso degli animali in questo genere di spettacoli, in realtà mai sopite. Polemiche che in questi giorni infiammano anche i social e che viaggiano persino via mail, come la petizione a firma dell’animalista Paola Re e che si apre con una provocazione: «Gentili signore e signori, ho appreso dai mezzi di informazione che dal 7 dicembre al 21 gennaio a Palermo è attendato il circo Sandra Orfei con animali al seguito tra cui cavalli e ippopotami. Come se non bastasse questo circo, dal 7 dicembre al 3 febbraio è attendato anche il circo Greca Orfei».

La lunga missiva, che riporta alcune delle normative che regolano il settore, si conclude con un invito rivolto proprio all’amministrazione: «La crudeltà del circo con animali è ampiamente nota: bisogna solo aprire gli occhi e mi auguro che il Comune di Palermo li apra negli anni futuri scoraggiando l’arrivo di questi tristi spettacoli sul proprio territorio». Al momento, tuttavia, non esiste alcun legge che vieta l’impiego di animali in questi spettacoli, almeno fino a ora. Lo scorso anno, infatti, è stata approvata alla Camera la Legge del Codice dello Spettacolo n. 4652 che prevede il graduale superamento di questa situazione. 

La legge-delega che ne è seguita impegna l’attuale governo ad emanare, entro il 27 dicembre 2018, un decreto legislativo che formuli le modalità di dismissione degli animali nei circhi. A questo proposito, anche la Lav ha esortato il governo a dire come e da quando non utilizzare più gli animali nei circhi e negli altri spettacoli viaggianti. «Noi abbiamo una – scive Gianluca Felicetti, presidente Lav sul sito – stop all’uso animali entro tre anni, un obiettivo realizzabile considerando anche l’esperienza degli altri Paesi che hanno adottato analoghe Leggi. In questo modo salveremo tutti gli animali, circa 2000, in destinazioni adatte, senza ulteriori acquisizioni dai circhi». 

Fino ad allora, però, il quadro rimane immutato e i diretti interessati rispediscono al mittente le accuse ribadendo il rispetto e l’affetto con cui gli animali vengono allevati all’interno del circo: «Abbiamo cercato di mantenere lo spettacolo all’insegna della tradizione – dice Angelo Patti del circo di Sandra Orfei di equestre vassallo, che ha debuttato a Palermo il 7 dicembre – I nostri numeri rispecchiano la tradizione circoncinse e ci piace immergere il pubblico in quella atmosfera  I nostri animali sono a riposo mi permetto di dire abbiamo diverse specie di animali, tigri, leoni, ma sono tutti nati in cattività e non fanno nulla di innaturale e invito tutti a visitare il nostro zoo». A fargli eco, c’è pure Greca Orfei dell’omonimo circo in questi giorni a Palermo: «I nostri fantastici animali, provenienti da tutto il mondo, sono i nostri migliori amici e collaboratori che amiamo con tutto l’anima e il cuore. Sono contenta di essere a Palermo – ha concluso – dove portiamo il nostro spettacolo con grande amore e professionalità».


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