La questione è stata sollevata dal consigliere del Movimento Cinque Stelle Graziano Bonaccorsi sulla base dei documenti con i pronunciamenti del Tribunale amministrativo regionale. «Farò un'interrogazione», afferma
Timpa di Leucatia, annullato atto di sospensione lavori «Il Comune ha commesso due volte lo stesso errore»
«Il provvedimento non risulta emesso da un dirigente o da un funzionato munito di apposita delega e non è corredato da una specifica contestazione dei presunti abusi edilizi in fase di accertamento». A specificare questo passaggio è un’ordinanza della seconda sezione del Tribunale amministrativo regionale, che lo scorso 11 marzo ha segnalato degli errori nel nuovo provvedimento di sospensione emesso dal Comune di Catania relativamente ai lavori su un fabbricato nella Timpa di Leucatia, in via Pietro dell’Ova, su monte San Paolillo, eseguiti da Dusty Immobiliare. La ditta si è opposta al primo provvedimento di sospensione emesso dall’amministrazione comunale a giugno del 2021 in cui si consideravano abusivi i lavori nel polmone verde svolti dalla società collegata a quella che in città si occupa anche di raccolta di rifiuti.
A gennaio scorso il Tar ha accolto il ricorso di Dusty, perché secondo il tribunale i provvedimenti emessi dal Comune non erano adeguatamente motivati. Il Comune, dal canto suo, ha inviato un nuovo provvedimento di sospensione il 10 febbraio, attraverso una pec. Il Tar ha accolto il nuovo provvedimento, ma con l’ordinanza del 11 marzo «sospende l’efficacia del provvedimento impugnato. Compensa le spese processuali della fase cautelare. Fissa per il merito la prima udienza pubblica del mese di gennaio 2023». Come sostenuto dal consigliere Graziano Bonaccorsi, «Il Comune ha commesso di nuovo lo stesso errore, non motivando adeguatamente i documenti per la sospensione – afferma il consigliere del M5s – Farò un’interrogazione, perché quello che è successo è grave, Vorremmo capire perché le motivazioni di questi errori, non ci possiamo arrendere».
Dusty immobiliare ha sempre rivendicato la liceità delle opere sul terreno di sua proprietà. Dall’altro lato, alcuni consiglieri e le associazioni ambientaliste, tra tutte Siciliantica, Stelle e Ambiente e Legambiente, hanno sollevato la questione dei lavori nella Timpa di Leucatia considerandoli non conformi al territorio, vista la presenza dell’ambiente naturale e di alcuni beni di interesse storico e archeologico. Il polmone verde ultimamente è stato interessato anche da alcuni incendi. Le associazioni ambientaliste hanno chiesto che vengano attivati dei vincoli paesaggistici e archeologici affinché il sito venga tutelato. Le richieste degli attivisti sono state anche prese a carico dalla deputata del M5s all’Ars Gianina Ciancio.