La colonna sonora dell'omonimo film di Wim Wenders scritto da Bono degli U2
The Million Dollar Hotel
1. The ground beneath her feet
2. Never let me go
3. Stateless
4. Satellite of love
5. Falling at your feet
6. Tom Toms dream
7. The first time
8. Bathtub
9. The first time (reprise)
10. Tom Toms room
11. Funny face
12. Dancin shoes
13. Amsterdam blue (cortège)
14. Satellite of love (reprise)
15. Satellite of love (Danny Saber remix)
16. Anarchy in the USA
Tra pezzi lenti (la maggioranza), cover e rivisitazioni di pezzi noti la colonna sonora di The Million Dollar Hotel risulta estremamente variegata e piacevole allascolto. È uno di quei classici cd datmosfera, da ascoltare nei (rari) momenti di tranquillità.
Diretto da Wim Wenders su sceneggiatura del leader degli U2, Bono, e di Nicholas Kline il film non è certo la migliore prova del regista de Il cielo sopra Berlino, ma, nel complesso, risulta godibile e scorre bene; ci si diverte, soprattutto, a vedere Mel Gibson, per una volta, nella parte del cattivo di turno.
Ma torniamo alla musica che è quella che ci interessa: dicevamo che i pezzi lenti sono la maggioranza ed, infatti, i tre pezzi dapertura del cd, the ground beneath her feet, never let me go e stateless, suonati dagli U2, introducono in questa atmosfera di rilassatezza che è un po il leit motiv di tutto lalbum. A seguire devono essere menzionate una cover e due rivisitazioni di satellite of love dei Velvet Underground di Lou Reed ad opera della MDH band (un gruppo di musicisti riuniti a suonare apposta per loccasione) e dellattrice Milla Jovovich, co-protagonista del film insieme a Jeremy Davies.
Gli altri pezzi risultano un po anonimi, senza una particolare verve e fanno un po da corollario ai pezzi di cui sopra. Quando lalbum sembra volgere al termine, arriva però la chicca finale: una scimmiottatura del celebre pezzo dei Sex Pistols, anarchy in the UK, ad opera del grottesco Tito Larriva che canta a squarciagola una improbabile anarchy in the USA in spagnolo.
Un album da avere e da ascoltare, ma senza troppe pretese.