Adesso come la mettiamo con le scuole della città? a palermo, oggi, la situazione è critica. Non è mai stata florida, per carità. Ma negli ultimi dieci anni è peggiorata. Notevolmente. Il terremoto di stamattina ripropone il problema in tutta la sua drammaticità. Perché molti edifici scolastici, è inutile girarci attorno, sono ai limiti dellagibilità.
Terremoto: e le scuole di Palermo?
Adesso come la mettiamo con le scuole della città? A Palermo, oggi, la situazione è critica. Non è mai stata florida, per carità. Ma negli ultimi dieci anni è peggiorata. Notevolmente. Il terremoto di stamattina ripropone il problema in tutta la sua drammaticità. Perché molti edifici scolastici, è inutile girarci attorno, sono ai limiti dellagibilità.
Lo ha denunciato qualche settimana fa il consigliere comunale, Alberto Mangano. Un amministratore cittadini di grande esperienza. Mangano fa politica da quando era ragazzino e, già nei primi anni 80 bazzicava Sala delle Lapidi. E stato consigliere comunale negli anni 80 e poi assessore comunale negli anni 90.
A Palermo la situazione delle scuole è sempre stata complicata. Molto complicata. Nella nostra città, tanto per cominciare, una parte degli edifici dove hanno sede le scuole pubbliche è in affitto. E questo riguarda sia il Comune, sia la Provincia regionale di Palermo.
Già è singolare che ci siano tutti questi affitti. Ma è ancora più singolare che: 1) molti edifici adibiti a scuola non presentino i requisiti minimi di sicurezza (tanto per fare un esempio: quante scuole pubbliche della città sono dotate di scale esterne di sicurezza?); 2) in tanti edifici – adibiti sempre a scuole pubbliche – non vengono effettuate le manutenzioni.
Sulle scuole di Palermo esiste uno studio che risale a due anni fa. Gli autori di questa puntuale ricognizione sono lex capogruppo del Pd al Comune di Palermo, Davide Faraone, oggi parlamentare regionale, sempre del Pd; quindi Mila Spicola (nella foto a sinistra), Rosalba Bellomare e Renata Gristina, tutte tre architetti.
Si tratta di una ricerca approfondita sullo stato delle scuole della città. Un lavoro che è culminato in una prima denuncia circa il degrado intollerabile in cui versano le scuole di competenza comunale (materne, primarie e secondare di primo grado, cioè elementari e medie).
Le scuole sono state esaminate una per una, accedendo ai fascicoli di ciascuna scuola in dotazione alla Protezione Civile, che, insieme al settore Edilizia Scolastica, ha effettuato la mappatura del rischio nelle scuole di Palermo così come da legge nazionale istituita dopo la tragedia di Torino nella scuola Vito Scafidi.
Lo studio riguarda le scuole di competenza comunale. Anche se chi lo ha redatto immagina che degradi simili, se non maggiori, riguardino gli istituti superiori, licei, scuole tecniche e professionali di Palermo. Scuole, queste ultime, che sono di competenza della Provincia regionale di Palermo.
Questo lavoro sulle 281 scuole comunali condusse – scrive Mila Spicola – anche a un’assemblea cittadina di denuncia pubblica che si svolse nella sala del consiglio del Comune. Ed eravamo troppo pochi davvero, tanto che lo sconforto mi prese, come ogni volta che in questi anni nelle tante manifestazioni e incontri e proteste a difesa delle scuole di Palermo ho visto pochi, troppo pochi cittadini, pretendere una scuola di qualità per i propri figli. Ma solo perché non sanno. perché non hanno il quadro completo dello sfacelo.
Nel lavoro si parla di una scuola di Sferracavallo che, per miracolo, ha deciso di crollare di notte e non di giorno, sennò sarebbe stata una tragedia. Questa scuola era stata segnalata come una tra le più bisognose di interventi.
Le scuole di Palermo di competenza comunale sono 281 , di cui 88 sono in affitto e 187 sono state realizzate tra il 1935 e 1970 con strutture in muratura portante non conformi alla normativa in materia di misure antisismiche con notevoli problematiche inerenti la sicurezza delle strutture.
Che dire? Chi non sa – commenta Mila Spicola – può dormire sonni tranquilli, ma per chi come noi sapeva e sa, nessun sonno può essere tranquillo fino a quando tutte le scuole di Palermo con problemi strutturali e di manutenzione gravi non verrano messe in sicurezza.
Come potete ben comprendere – si legge nel lavoro – i problemi segnalati in questi ultimi due anni tragici di amministrazione Cammarata sono peggiorati (Diego Cammarata, sindaco di Palermo dal novembre 2001 fino a qualche mese fa ndr) . Questo dossier oggi verrebbe aggiornato con i riferimenti finzanziari e le misure previste per l’edilizia scolastica del Sud nel Piano di Coesione Territoriale diretto alle Regioni Obiettivo Convergenza e predisposto dal Ministero Per la Coesione Territoriale.
Per la cronaca, le Regioni ad Obiettivo Convergenza sono quelle del Sud – e tra queste la Sicilia – nelle quali sono previsti gli interventi dellUnione Europea con i cosiddetti fondi strutturali. Sempre che le Regione li riescano a spendere: e non è il caso della Sicilia che, dal 2007 ad oggi, ha speso una bassissina percentuale dei fondi europei.
Abbiamo incontrato – dice ancora Mila Spicola – (e dopo gli anni del muro Gelmini e Tremonti ci sembra un miracolo) il ministro titolare Fabrizio Barca recentemente e il sottosegretario all’Istruzione Marco Rossi Doria per una discussione concordata e un chiarimento in merito alle possibilità e alle azioni urgenti da intraprendere.
Per quel che riguarda l’edilizia scolastica e gli interventi più urgenti il Ministero bypasserà la Regione nella predisposizione e nell’utilizzo dei fondi provenienti da misure europee, dal Cipe e dai fondi già precedentemente stanziati.
Il nostro obbligo – e quando dico nostro intendo noi, nella politica, noi cittadinii, genitori, palermitani tutti – è quello di indirizzare al meglio, predisporre e vigilare sui lavori e sulle azioni che a breve protrebbero mettersi in campo. Affinché i lavori vengano effettuati presto e bene. Il che, sappiamo tutti, è sempre l’incognita maggiore.
Riportiamo qui di seguito alcuni esempi di criticità nelle scuole di Palermo. Tali esempi fanno riferimento al 2010. Da allora ad oggi la situazione è migliorata o peggiorata?
“Io dico che è peggiorata – ci dice sempre Mila Spicola – perché dal 2010 ad oggi non mi pare di avere visto, nel bilancio del Comune di Palermo, fondi per interventi di manutenzione per le scuole della città. Vediamo, allora, questo elenco.
TENENTE CARMELO ONORATO VIA TACITO 34 SFERRACAVALLO:
1. SOFFITTI INTONACATI MOSTRANO SEGNI DI DEGRADO O DI DISTACCO DALLINTONACO, ESTESE SUPERFICI INTERESSATE DA INFILTRAZIONI DACQUA.
2. I CONTROSOFFITTI SONO PESANTI E FRAGILI, NON IDONEI A SOSTENERE APPARECCHIATURE DI ILLUMINAZIONE.
3. I PARAPETTI, I CORNICIONI E LE CORNICI IN MURATURA APPAIONO VETUSTI E DEGRADATI.
4. INFISSI, VETUSTI, NON A NORMA, NON GARANTISCONO TENUTA SU INFILTRAZIONI IDRICHE E AL VENTO E GRAN PARTE DI ESSI RISULTANO SENZA I VETRI DI SICUREZZA.
5. ALCUNI TRAMEZZI MOSTRANO LESIONI IN CORRISPONDENZA DELLANCORAGGIO ALLE STRUTTURE PRINCIPALI.
6. ARMADI NON APPARTENGONO ALLA TIPOLOGIA ALTI E SNELLI, SONO SOVRACCARICHI E NON SONO IN ALCUN MODO ANCORATI.
UMBERTO GIORDANO VIA DAIDONE 22 (MALASPINA):
1. I SOLAI DEI LOCALI TECNICI MOSTRANO GRAVI INFILTRAZIONI CON CADUTA DI INTONACI.
2. QUALCHE TRAMEZZO MOSTRA LESIONI ORIZZONTALI DOVUTI A LIEVI ASSESTAMENTI.
3. INFISSI, VETUSTI, NON A NORMA, NON GARANTISCONO TENUTA SU INFILTRAZIONI IDRICHE E AL VENTO E GRAN PARTE DI ESSI RISULTANO SENZA I VETRI DI SICUREZZA.
4. ARMADI E SCAFFALI NON ANCORATI.
PLESSO ALMEYDA VIA ALMEYDA 27:
1. I controsoffitti dei locali wc si devono dismettere in quanto pericolanti
2. Presenza di canna fumaria in eternit da dismettere.
3. Presenza di umidità nei solai.
4. Distacco di intonaci e presenza di buchi nelle pareti da cui fuoriesce acqua
PLESSO BORGESE 27 MAGGIO VILLAGGIO RUFFINI – PALLAVICINO:
1. Nel corpo di fabbrica nuovo I CONTROSOFFITTI SONO PESANTI e quindi pericolosi e vanno sostituiti.
2. I cornicioni sono lesionati e pericolanti.
3. Gli intonaci del solaio di copertura sono in cattivo stato per presenza di macchie di umido per infiltrazioni.
PLESSO SCIASCIA I.C. FALCONE (SCUOLA MATERNA):
1. SCUOLA SOGGETTA AD ATTIDI VANDALISMO.
2. FILI ELETTRICI SCOPERTI.
3. INFILTRAZIONI DI ACQUA PIOVANA.
4. MANCANZA DI ESTINTORI E POMPE ANTINCENDIO.
5. PRESENZA DI PANNELLI TAGLIENTI
PLESSO ABBA.
1. INFISSI PERICOLANTI E FUORI NORMA
2. WC IN CONDIZIONI DISASTRATE CON PIASTRELLE DISMESSE, PORTE MANCANTI.
3. INTONACI DISTACCATI PER INFILTRAZIONI DI ACQUA PIOVANA.
4. CORNICIONI PERICOLANTI 5. TRAMEZZI FESSURATI E DISTACCATI DALLA STRUTTURA PORTANTE
SCUOLA ELEMENTARE GARZILLI VIA ISONZO.
1. NOTEVOLI INFILTRAZIONI DI UMIDITA IN QUASI TUTTE LE AULE CON DISTACCO DI INTONACI.
2. CONTROSOFFITTI PESANTI E PERICOLOSI.
3. CORNICIONI PERICOLANTI CON RISCHIO DISTACCHI 4. INFISSI FATISCENTI E VETUSTI E PRIVI DI VETRI DI SICUREZZA
SMS DANTE ALIGHERI VIA RUGGERO MARTURANO.
1. PAVIMENTI DISTACCATI.
2. WC IN CONDIZIONI DISASTROSE, PAVIMENTI SCONNESSI, MANCANZA DI PORTE, SANITARI DIVELTI. 3. TRACCE DIFFUSE DI INFILTRAZIONI DI ACQUA PIOVANA DALLE COPERTURE.
4. INFISSI FATISCENTI E SCARSAMENTE ANCORATI TOTALMENTE FUORI NORMA DI SICUREZZA.
5. PORTE DI SICUREZZA NON FUNZIONANTI E CHIUSE DA CATENACCI.
6. CONTROSOFFITTI PERICOLANTI E LESIONATI PER INFILTRAZIONI DI ACQUA PIOVANA
PLESSO MARVUGLIA VIA RALLO.
1. NOTEVOLI INFILTRAZIONI DI ACQUA PIOVANA NEI CONTROSOFFITTI.
2. CORNICIONI PERICOLANTI3. VETRI LESIONATI E PERICOLANTI
PLESSO DON MILANI SFERRACAVALLO.
1. LA SCUOLA SI TROVA NEI LOCALI SCANTINATI DI UN EDIFICIO PER CIVILE ABITAZIONE.
2. INFILTRAZIONI DI ACQUE NERE DI FOGNA.
3. INTONACI DISTACCATI.
4. USCITE DI SICUREZZA INESISTENTI.
5. SCARSA LUMINOSITA
PLESSO TERENZIO SFERRACAVALLO
1. FESSURAZIONI SULLE PARETI ESTERNE.
2. SCALA DI EMERGENZA OSSIDATA E PERICOLANTE.
3. CORNICIONI PERICOLANTI.
4. INFISSI PERICOLANTI E NON A MORMA
PLESSO SFERRACAVALLO CORTILE GUZZARDI.
1. CONTROSOFFITTI PERICOLANTI PER INFILTRAZIONI DI ACQUA PIOVANA.
2. LE VIE DI FUGA SONO PERICOLOSE PER PRESENZA TOMBINI SENZA GRIGLIE DI PROTEZIONE
PLESSO SERPOTTA VIA PIER DELLE VIGNE.
1. INFILTRAZIONI DI ACQUA PIOVANA DIFFUSE.
2. INFISSI NON A NORMA, DETERIORATI E NON FUNZIONANTI.
3. CORNICIONI PERICOLANTI PRESENZA DI FERRI SCOPERTI CON PERICOLI CROLLI
PLESSO F. RISO VIA MONDELLO 5.
1. IN PIU PUNTI SONO PRESENTI DISTACCHI DI INTONACO.
2. PANNELLI IN CONTROSOFFITTO DA SOSTITUIRE3. DISTACCO DEI TRAMEZZI DAL SOFFITTO
PLESSO ROSARIO GREGORIO.
1. PLESSO CHIUSO PER INAGIBILITA DAL 30/NOVEMBRE/2009
PLESSO DDS GIOTTO VIA MALASPINA.
1 DIFFUSE INFILTRAZIONI DI ACQUA PIOVANA
PLESSO BORGESE 27 MAGGIO MONDELLO VALDESI.
1 PRESENZA DI DIFFUSE LESIONI DELLINTONACO.
2 PRESENZA DI CANNA FUMARIA IN ETERNIT.
PLESSO VIA G. DI MARTINO.
1. Estese infiltrazioni di acqua piovana nel tetto e nelle pareti con presenza di macchie di umidità.
2. Ringhiera divelta della scala esterna con gravi pericoli per lincolumità pubblica.
3. Infissi non a norma.
4. Impianti non a norma e pericolosi
PLESSO RODARI. MARINELLA.
1. Umidità diffusa su tutta la copertura del plesso.
2. Distacco di intonaco e ferri scoperti.
3. Cavedi scoperti e infiltrazioni di acqua di scarico fognario. 4. Scarsa qualità del cemento armato della struttura.
PLESSO MATERNA L. RIZZO – ARENELLA.
1. Umidità diffusa su tutta la copertura del plesso.
2. Controsoffitti in cattivo stato a causa delle infiltrazioni.
PLESSO SMS IGNAZIO FLORIO.
1. Ammaloramento dei solai per infiltrazioni di acqua piovana.
2. Segni di umidità nelle pareti3. Infissi non a norma.
PLESSO G. MARCONI PIAZZA DE GASPERI.
1. Lesioni nei parapetti esterni.
2. Umidità diffusa in tutto il plesso.
3. Infissi non a norma.
PLESSO ERNESTO BASILE
1. DIFFUSI DISTACCHI DI INTONACO.
2. CORNICIONI PERICOLANTI CON FERRI A VISTA.
3. INFISSI NON A NORMA.
4. TRAMEZZI FESSURATI.
PLESSO TOMASELLI VIA ABRUZZI
1. DUE AULE CHIUSE PER CROLLO DI INTONACI.
2. INFILTRAZIONI DI ACQUA PIOVANA IN TUTTA LA COPERTURA DEL PLESSO PER MANCANZA DI IMPERMEABILIZZAZIONE.
3. IMPIANTO ELETTRICO NON A NORMA.
4. MANCANZA DI USCITE DI EMERGENZA.
5. ASSENZA DI SCALA ANTINCENDIO.
6. LESIONI NEL CORNICIONE E FERRI A VISTA
PLESSO VIA ADAMO SMITH.
1. SCUOLA IN PESSIMO STATO DI MANUTENZIONE.
2. VETRI ROTTI E PERICOLANTI.
3. NOTEVOLI MACCHIE DI UMIDITA DIFFUSE SU TUTTO IL SOLAIO DI COPERTURA E NELLE PARETI.
Chiosa finale: “I due terzi delle scuole della città sono prive del certificato antisismico – ci dice sempre Mila Spicola -. Lo ricordo perché, per la Protezione civile, in caso di terremoto, considera le scuole luoghi dove fare accedere gli sfollati”.
Sì, per ripararsi dove piove…