Il Catania sbaglia tre clamorose occasioni da gol, pagando pegno rispetto alla maggior precisione sotto porta della Ternana. L'equilibrio si spezza a inizio secondo tempo: per acciuffare la finale di coppa, adesso, serve un miracolo al Massimino
Ternana-Catania 2-0, lontano il sogno Coppa di C Così Partipilo e Torromino affondano i rossazzurri
La via più breve per acciuffare una buona posizione di partenza ai play-off si allontana in maniera forse definitiva. Un Catania bello solo nel primo tempo e sciupone oltre ogni limite ha infatti ceduto con un netto 2-0 al cospetto dei neroverdi padroni di casa della Ternana. Gli umbri hanno fatto la differenza grazie alla forza di un reparto d’attacco di prim’ordine: l’uscita a fine primo tempo di Ferrante, infatti, ha permesso a Partipilo di entrare e mettere subito il timbro con una rete da rapace d’area di rigore. Torromino, poi, ha arrotondato il risultato col suo pezzo forte: un destro a giro imparabile. Gli etnei possono recriminare per non aver realizzato nemmeno una delle tre grandi occasioni avute nel corso della gara. L’assenza di una prima punta valida, al momento, pesa come un macigno.
Per l’andata delle semifinali di Coppa Italia Lucarelli torna all’antico: 4-2-3-1 di partenza, con Martinez tra i pali, Salandria che fa il suo esordio dal 1′ in rossazzurro e Manneh subito dentro nel trio di mezze punte, assieme a Di Molfetta e Curcio. Barisic confermato nel ruolo di falso nove. Il primo tempo scorre piacevolmente: entrambe le squadre hanno provato a costruire, senza speculare più di tanto. È così che le potenziali occasioni pericolose fioccano. Dopo 7′ bella azione corale da parte del Catania: Rizzo che conclude alto (ma non di molto) da fuori area. L’asse Calapai-Manneh funziona: importante anche il ruolo di Barisic che dà loro manforte uscendo spesso e volentieri dall’area di rigore.
La Ternana aumenta i giri del motore attorno al quarto d’ora. Botta di Furlan su punizione, Martinez disinnesca di pugno e Ferrante, da solo in area, manda alto di testa. Due minuti dopo ci prova Torromino da fuori, la palla scorre a lato controllata dal portiere etneo. Il match però sale sempre più di tono: il Catania ci prova, ma manca sempre l’ultimo passaggio. Al 20′ Torromino ruba il tempo a Calapai e, da sinistra, scocca un tiro a giro che chiama Martinez alla presa. L’occasione più grande ce l’hanno i rossazzurri al 25′. Angolo di Pinto, la palla carambola sui piedi di Esposito che da pochi centimetri conclude a botta sicura: Mbende, clamorosamente, si trova sulla traiettoria della sfera ostacolando un gol fatto. Tre minuti dopo ci prova Di Molfetta dopo un bel dialogo con Curcio: conclusione centrale.
La ripresa inizia nel peggior modo possibile. Sono passati solo due minuti dal ritorno in campo quando il neo entrato Partipilo piazza la zampata: cross da sinistra di Nesta, Esposito e Mbende si addormentano e vengono bruciati dalla punta che, di piatto sinistro, supera Martinez. Partipilo sembra indemoniato e, al 52′, sfiora il 2-0 dopo aver saltato tre avversari: il suo tiro a botta sicura viene sporcato sul palo esterno. Lucarelli vuole forze fresche e attorno all’ora di gioco inserisce Sarno e Biondi. La mancanza di un numero nove di ruolo, però, si sente eccome. Gli spazi nel frattempo si aprono e la nuova capitolazione arriva al 65′: Suagher lancia Torromino che da sinistra si accentra, piazzando poi una conclusione a giro su cui Martinez può nulla.
Il Catania, nonostante tutto, può recriminare: tra 68′ e 79′, infatti, i rossazzurri si divorano due palle gol che avrebbero potuto cambiare il corso dell’intera semifinale. Prima Sarno non riesce a ribadire in rete un pallone a porta sguarnita, con Celli che salva di spalla. Quindi Biondi spreca davanti a Marcone un gol che sembrava fatto, sparando il pallone addosso al portiere da posizione favorevole. Gli uomini di Lucarelli rischiano nel finale di capitolare ancora, con Partipilo che non riesce a chiudere al meglio un’azione in velocità orchestrata da Palumbo e rifinita da Parodi: la sua conclusione, a specchio spalancato, va fuori. È l’ultimo sussulto dell’ennesima, fallimentare trasferta di un’annata sempre più disgraziata: rialzarsi, così, diventa sempre più difficile.
Il tabellino:
Ternana-Catania 2-0
Marcatori: 47′ Partipilo, 65′ Torromino
Ternana (4-3-2-1 ): 12 Marcone; 26 Nesta (50′ Parodi), 27 Bergamelli, 6 Diakhitè (26′ Suagher), 2 Celli; 25 Defendi, 8 Proietti (50′ Paghera), 5 Palumbo; 7 Furlan (77′ Sini), 21 Torromino; 9 Ferrante (46′ Partipilo). Allenatore: Gallo.
Catania ( 4-2-3-1): 22 Martinez; 26 Calapai, 3 Mbende, 5 Esposito, 20 Pinto; 16 Salandria (69′ Biagianti), 18 Rizzo; 8 Di Molfetta (58′ Sarno), 10 Curcio (69′ Vicente), 19 Manneh (58′ Biondi); 17 Barisic (69′ Mazzarani). Allenatore: Lucarelli.
Arbitro: Daniele De Santis di Lecce.
Note: 4′ di recupero. Ammoniti Suagher e Paghera (Ternana).