Assemblea oggi alle 18 per gli operai dell’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese per ratificare l’intesa preliminare firmata ieri al ministero dello sviluppo economico sul rilancio del sito e il suo passaggio del al nuovo imprenditore Metec, attraverso la newco controllata Blutec. Se, come è certo, i lavoratori daranno ai sindacati il mandato a concludere, i testi definitivi, spiega la Uilm, «potranno essere sottoscritti definitivamente in sede istituzionale già stasera». Parla di «passaggio formale», anche il segretario della Uilm di Palermo, Vincenzo Comella, che da’ la cosa per fatta, «stasera, nel corso dell’assemblea delle 18, i lavoratori potranno prendere atto che si volta pagina a Termini Imerese».
«L’uscita di scena di Grifa – dice il sindaco Toto’ Burrafato – è da considerarsi, senza ombra di dubbio, un fatto positivo e di chiarezza. Con Metec abbiamo un piano industriale credibile per la riqualificazione e riattivazione del sito industriale siciliano. A distanza di cinque anni dall’annunzio del 2009 a Palazzo Chigi di Marchionne della chiusura dello stabilimento siciliano, si vede la luce». L’investimento di Metec prevede la messa in campo, nelle due fasi temporali del piano industriale, un investimento pari a 296 milioni di euro: 96,5 milioni saranno destinati all’attivazione della produzione di componentistica. I restanti 200 milioni serviranno per la produzione di autovetture. Gia’ oggi l’assemblea dei soci Blutec sottoscrive una capitalizzazione per 25 milioni versando la quota, prevista per legge, di circa 6,250 milioni.
La quota restante sarà versata entro 90 giorni. Il piano, infatti, è incentrato sia sulla produzione di componentistica sia sul lancio di nuove vetture ibride, e prevede occupazione per 200 persone nel 2016, 400 nel 2017, 800 a regime entro fine 2018. Contestualmente al passaggio delle maestranze a Blutec, a partire dal primo gennaio, il ministero del Lavoro concederà due anni più due anni, di cassa integrazione per riorganizzazione. In ogni caso, dal primo gennaio 2015 tutti gli attuali 760 dipendenti Fiat dovranno passare alla nuova società, per essere collocati in cassa e poi gradualmente richiamati al lavoro. Unica eccezione per coloro che, fino a un massimo di 130 persone, vorranno accedere alla mobilità volontaria incentivata con 40.000 euro onnicomprensivi. In favore dei lavoratori dell’indotto ex Fiat è previsto l’impegno della Regione a fornire adeguata protezione in termini di ammortizzatori sociali, nonchè una precedenza nelle assunzioni sia da parte del nuovo potenziale indotto sia da parte della stessa Metec una volta esaurito il bacino Fiat. Le potenzialità sulla capacità produttiva del sito sono oggi calcolate intorno a 10.000 auto l’anno. Dall’analisi del piano commerciale, emerge che si potrebbe giungere anche alla vendita e alla consegna direttamente presso lo stabilimento, cosa che potrebbe aprire anche altre prospettive occupazionali.
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