L'avvocato termitano ha battuto al ballottaggio il contendente, Vincenzo Fasone, per 125 voti. Stati d'animo contrastanti nei rispettivi comitati elettorali, con il neo eletto che canta vittoria e chiede un applauso per lo sfidante, che tuttavia non si arrende, sicuro che «presto Giunta verrà dichiarato ineleggibile»
Termini Imerese, Francesco Giunta eletto sindaco «È stata dura fino all’ultimo, nessuno ci credeva»
Una vera e propria ovazione da stadio ha accolto il risultato della settima sezione di fronte al maxischermo allestito in via Mazzini a Termini Imerese, davanti al comitato del neo eletto sindaco Francesco Giunta. Il risultato pendeva, seppur di una manciata di voti, dalla parte dell’avvocato: dopo 29 sezioni scrutinate su 30 il distacco dallo sfidante, Vincenzo Fasone, era di una novantina di voti. Poi, dopo minuti interminabili di attesa per le centinaia di persone assiepate in strada, la consacrazione: Giunta, che già al primo turno si era affermato come il candidato più votato dai termitani si è imposto con 125 voti di vantaggio sul professore della Kore di Enna.
«Grazie. per l’affetto, per l’amicizia, per il sostegno. Picciotti, che cosa dire, è stata una campagna elettorale durissima». Sono queste le prime parole di Francesco Giunta, che ha guadagnato il palco di piazza Duomo, a pochi passi dal comitato elettorale, per ringraziare i suoi concittadini. «È stata dura fino all’ultimo – dice – la differenza tra i cinque candidati era veramente pochissima. Ma il primo ero io. E primo sono arrivato, siamo arrivati tutti insieme, anche questa notte. Voglio che questa piazza, tributi un applauso all’altro candidato sindaco, che si è battuto con onore ed è arrivato dietro di noi. Amici miei, è stata veramente una grande avventura. Un’avventura alla quale nessuno credeva. Gli altri avevano più strumenti di noi, una migliore struttura anche di coalizione, ma noi ce l’abbiamo fatta».
Ben diversa l’atmosfera in piazza Bagni, dove anche i sostenitori di Vincenzo Fasone seguivano lo spoglio attraverso un maxischermo. Delusione smorzata dal discorso di Fasone, che ha esordito dicendo: «Sarà più faticoso ma siamo qui». Il pensiero dello sconfitto, tuttavia, va subito sui veleni che hanno caratterizzato questa campagna elettorale, con le accuse di incandidabilità mosse ai danni del concorrente, oggi vincitore, per una condanna patteggiata con il suo vecchio datore di lavoro. «Attendiamo l’esito definitivo del voto, quello che verrà deciso nei tribunali amministrativi – continua Fasone – Sappiamo che quello che abbiamo detto non è falso, perché sappiamo che presto Giunta verrà dichiarato ineleggibile. Con molta probabilità saremo tutti molto presto chiamati alle urne. Non abbiamo perso contro Francesco Giunta, abbiamo perso contro quelle persone che vogliono che questa città vada allo sfascio. Ci sono dei leader politici che hanno speculato su questa situazione per buttare a mare tutto. È l’inizio di un percorso che non si ferma qui, perché questa città merita di più».