Addio vestaglia col buco da fornello. La nuova tendenza della Generazione Z (adesso non chiedetemi quale è perché si sono fatte in troppe, ‘ste generazioni, ma sono comunque, tipo, ciofani) sono le tradwife, le ragazze che aspirano a un ruolo tradizionale: moglie, mamma, casalinga. Ma con qualche (molta) differenza con la Tradizione, quella vera.Intanto le […]
Addio vestaglia col buco da fornello: la nuova tendenza maritale sono le tradwife anni Sessanta
Addio vestaglia col buco da fornello. La nuova tendenza della Generazione Z (adesso non chiedetemi quale è perché si sono fatte in troppe, ‘ste generazioni, ma sono comunque, tipo, ciofani) sono le tradwife, le ragazze che aspirano a un ruolo tradizionale: moglie, mamma, casalinga. Ma con qualche (molta) differenza con la Tradizione, quella vera.
Intanto le tradwife di una volta avevano il balcone al posto di Tiktok. Facevano anche i balletti, ma solo quando erano molto esaurite (capitava spesso). E indossavano, appunto, la vestaglia col buco (da fornello o da sigaretta nervosa e pensosa con la ciabatta da lancio dondolante).
Le tradwife di adesso, invece, vengono fuori dalle pubblicità anni Sessanta di Selezione dal Reader’s Digest, quelle mogli perfettine (e il film Barbie deve averci messo di suo, in questa nuova e improvvisa tendenza) con la vita snella fasciata da un cinturino sottile, la longuette, la cammiset stirata, l’acconciatura sempre perfetta. Che era una splendida invenzione grafica del marketing (leggersi I persuasori occulti) per venderti gli elettrodomestici nell’epoca del boom e del piano Marshall: solo con la casa piena di elettrodomestici potevi essere sempre a posto con il trucco, con il parrucco e con la mise, altrimenti ciavatta e vestaglia.
Le turbofemministe sono incazzatissime per due motivi: 1) Perché rimproverano alle tradwife di essere schiave del modello patriarcale, 2) Non si fanno mai i cazzi loro.
Ma hanno partita persa: le tradwife, vedrete, saranno sempre più spinte dall’unica cosa che conta: il Capitale. Ci sono le case smart da vendere, i robot domestici, i frigoriferi in rete che ti fanno fare anche la dieta, le lavastoviglie che ti rimproverano se non finisci tutto quello che c’è nel piatto, il robottino aspirapolvere che ti lancia la pantofola se non ti metti le pattine. Che poi, in realtà, Chiara Ferragni cosa è (o cosa è stata?) se non una tradwife?
Dice: ma la Ferragni ha un lavoro. Primo: quale? Secondo: anche le tradwife si buttano sull’influenceritudine per vendere cose domotiche. (Chiara Ferragni che vi fa vedere il frigorifero di casa nuova l’avete dimenticata?).
A me mettono allegria. Mi ricordano tempi di spensieratezza economica (l’Italia era ricca), di sogni, di persone che affrontavano con entusiasmo la vita e accettavano la sfida di mettere su famiglia.
Per stare in tuta a casa da divorziati c’è sempre tempo.